Tributo al Professor Attilio Maseri, gigante della Cardiologia

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Tributo al Professor Attilio Maseri, gigante della Cardiologia

Ricordo di un gigante della Cardiologia, da una sua “allieva”

Uomo dall’animo generoso e nobile, ispiratore di ricerca e modello per moltissimi cardiologi e ricercatori che hanno avuto la fortuna di potere imparare da lui

È con profondo dolore ma anche con sincera gratitudine che mi trovo a scrivere un ricordo per la scomparsa del professor Attilio Maseri, di cui mi sento “allieva”.

Note biografiche
Nativo di Udine, il professor Maseri si laureò a Padova nel 1960 e si trasferì subito dopo a Pisa, dove conseguì le specializzazioni in Cardiologia (1963) e Medicina Nucleare (1968). Durante quello stesso periodo lavorò come Research Fellow presso la Columbia University (1965) and la Johns Hopkins University (1966) negli Stati Uniti. Nel 1967 diventò Assistente nella Clinica Medica dell’Università di Pisa e capo del gruppo di ricerca “coronarico” dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR diretto dal professor Luigi Donato. Suoi allievi diretti a Pisa furono in quegli anni, insieme a me, Mario Marzilli, Paolo Camici e Raffaele De Caterina, tutti divenuti professori ordinari di Cardiologia in diverse Università italiane. Nel 1979 diventò professore di Medicina Cardiovascolare presso la Royal Postgraduate Medical School dell’Università di Londra e Direttore della Cardiologia dell’Hammersmith Hospital. Nel 1991 ritornò in Italia come professore di Cardiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e Direttore della Cardiologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Dal 2001 al 2008 è stato Professore di Cardiologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore del Dipartimento Cardiotoracico e Vascolare presso l’Ospedale San Raffaele a Milano. Dal 2008 è stato Presidente della Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).

Premi e riconoscimenti
Il professor Maseri è stato insignito di prestigiosi premi internazionali come il King Faisal International Prize in Medicine, il Distinguished Scientist Award dell’American College of Cardiology, la Gold Medal della European Society of Cardiology, il Grand Prix Scientifique de la Fondation Lefoulon-Delalande e l’Ordine di Merito, poi Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Papa Giovanni Paolo II lo insignì del titolo di Comandante dei Cavalieri dell’Ordine di San Gregorio il Grande.

Il professor Maseri ha lasciato tracce e ricordi indimenticabili
Furono pionieristiche le sue ricerche sulla misurazione del flusso coronarico con metodiche radioisotopiche. Fece le prime osservazioni cliniche sull’angina pectoris a riposo, non causate dallo sforzo ma da riduzioni primarie del flusso coronarico, e dimostrò il ruolo dello spasmo coronarico nell’angina vasospastica, diventando anche pioniere negli studi con vasodilatatori coronarici e farmaci anti-ischemici. Successive ricerche a Londra e a Roma caratterizzarono il ruolo dell’infiammazione nelle sindromi coronariche acute, argomento oggi ancora oggetto di intense ricerche che hanno un profondo impatto clinico. Altri suoi contributi fondamentali alla Cardiologia sono stati la caratterizzazione e la ricerca dei meccanismi dell’angina microvascolare. Ha così cambiato la storia della Cardiologia, ed in particolare la storia della cardiopatia ischemica.
Al di là del curriculum vitae che suscita la più viva ammirazione, al di là dei meritatissimi riconoscimenti, il professor Maseri è stato ispiratore di ricerca e modello per moltissimi cardiologi e ricercatori che hanno avuto la fortuna di potere imparare da lui ed hanno poi avuto successo in tutto il mondo dall’Africa all’Australia. La sua capacità di leadership nel motivare la ricerca di base basata sulle osservazioni cliniche è unanimemente riconosciute a livello internazionale. Era solito dire che “cercare la verità scientifica porta su strade non battute, lontano dalla luce del lampione dove per comodità cerchiamo qualcosa che abbiamo perso nell’oscurità”. Senz’altro è stato uno dei pochi veri precursori della medicina traslazionale.

Il professor Maseri è stato un clinico raffinato
Ha avuto in cura Papi, Regine e Presidenti. Ma soprattutto aveva sinceramente a cuore la salute di tutti i suoi pazienti. Amava dire: “Abbiamo sempre più la presunzione di rendere i nostri pazienti immortali mentre la nostra vera sfida come medici è migliorarne la vita”. Anche in questo è stato precursore di cambiamenti che trovano oggi grandissima motivazione in clinici e amministratori della sanità “il paziente al centro” e non “la malattia”. Era solito dire “questo paziente vuole dirci qualcosa, proprio perché esce dai nostri schemi, dal ruolo che abbiamo cercato di cucirgli addosso”. Ho avuto il grandissimo onore e l’immensa fortuna di imparare da lui come clinico e come ricercatore durante gli anni da lui trascorsi a Roma, e desidero rendere un tributo a questo gigante della Cardiologia, a quest’uomo dall’animo generoso e nobile, a questo Maestro che ha insegnato i valori della Medicina e della Scienza a una schiera sterminata di allievi che a loro volta hanno amplificato i suoi insegnamenti nei cinque continenti.

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