Area Prevenzione: stessa mission, nuovi obiettivi

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Area Prevenzione: stessa mission, nuovi obiettivi

Consapevoli della storia di prestigiose attività realizzate in passato da quanti si sono dedicati a questa Area dell’ANMCO, a tutti noi spetta un compito non semplice, quello di proseguire e rinforzare quanto fatto in precedenza. Come di consueto l’attività della squadra inizia con una serie di proposte avanzate da ciascun componente. Tali proposte sono state esaminate collegialmente nel corso della prima riunione d’Area tenutasi in modalità “virtuale” il 31 gennaio. Fin da questa fase iniziale la partecipazione di tutti i componenti del Comitato di Coordinamento, con l’occhio vigile del Vice Presidente Dott. Carmine Riccio, è stata vivace e particolarmente prolifica. Le proposte prodotte, che saranno comunque vagliate dal Consiglio Direttivo per divenire cronoprogramma definitivo, danno un’idea di come anche il mondo della prevenzione cardiovascolare si evolva e acquisisca nuove tematiche, interessi culturali e strategie operative. Riteniamo importante cominciare a diffondere nella comunità cardiologica italiana gli argomenti oggetto del nostro “brainstorming“. In primis riteniamo sia da ripensare l’approccio a classici fattori di rischio come l’ipercolesterolemia. Nonostante le conoscenze e la terapia in questo ambito siano ampiamente consolidate, al punto che i farmaci più diffusi del settore hanno superato il periodo dell’innovazione e sono diventati a basso costo, risulta ancora troppo elevato il deficit di trattamento adeguato. Ci concentreremo sul come e perché i target di riferimento ottimali di colesterolemia siano così poco noti sia nella popolazione che anche nella stessa classe medica. Ancora in termini di temi “classici” ci occuperemo di aspirina, per dare uno strumento chiaro ed agile che indirizzi al corretto utilizzo in prevenzione primaria. Ma il nuovo avanza: parleremo di “diabesità”, un nuovo profilo di rischio cardiovascolare con evidente interdisciplinarietà, non meno che del microbioma intestinale e del suo ruolo nell’aterogenesi. Emerge ogni giorno di più poi l’importanza dell’inquinamento ambientale e il saper “tagliare” la prevenzione in rapporto al genere. Un originale angolo visuale è quello di integrare nella cultura della prevenzione anche i momenti di tipo comunicativo: quanto tempo dedicano i cardiologi ospedalieri a “spiegare” la prevenzione ai loro pazienti e in che modo lo fanno? Sono interrogativi che ogni cardiologo clinico si pone e che quindi non mancheranno di attirare curiosità. E per finire uno sguardo al futuro ormai prossimo: la genetica ha fatto grandi progressi e le tecnologie consentono a questa branca della biologia una straordinaria accelerazione. Quali informazioni può dare al cardiologo clinico per aiutarlo ad identificare precocemente alcune patologie in modo da prevenire efficacemente gli sviluppi negativi della loro storia naturale? In questo campo il futuro è già presente. Ancora altri temi sono stati affrontati ma non tutti possono essere elencati in questa breve sintesi. Alcuni fra tutti vedranno la collaborazione della Fondazione per il Tuo cuore e di altre Aree come anche di altre Società’ scientifiche. Un programma denso che cercherà di utilizzare ogni canale comunicativo per raggiungere tutti i Soci, primo fra tutti il Sito WEB al quale verrà data speciale attenzione. Ma ci aspettiamo anche che tantissimi colleghi, coinvolti nella gestione clinica, siano interessati al nostro lavoro e ci supportino con la loro presenza aderendo all’Area Prevenzione Cardiovascolare e collaborando attivamente. Vi aspettiamo.

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