In primo piano

Editoriale
Giuseppe Di Tano
A volte vanno… E a volte ritornano. La storia di alcuni farmaci utilizzati nella terapia cardiovascolare è caratterizzata da parabole apparentemente definitive, in altri casi da un andamento ciclico, o da un diverso utilizzo, imprevisto rispetto alle originali indicazioni. L’elenco non è breve. Solo alcuni esempi recenti. Il Trial DIGIT - HF presentato all’ESC quest’anno e simultaneamente pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha riportato benefici effetti dell’aggiunta in terapia di una specifica formulazione di digitale, la digitossina, in pazienti con scompenso cardiaco cronico a FE ridotta, mostrando un miglioramento anche se non significativo degli end - point primari, in una ampia popolazione già sottoposta in una larga percentuale a terapia ottimizzata con i quattro farmaci raccomandati.
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Carta o digitale? Un commento sulla transizione culturale
Ciro Indolfi
La domanda se sia meglio la vecchia e profumata carta o la pagina di un display lanciata su “Cardiologia negli Ospedali” dal Direttore Mario Chiatto non è solo una questione di preferenza personale: è il segno di un’epoca di passaggio, di una trasformazione culturale profonda che stiamo vivendo in tempo reale. Ci interroghiamo su libri, giornali, riviste e persino sulle nostre abitudini di studio e di lettura, perché apparteniamo a una generazione di testimoni: siamo nati con la carta e abbiamo visto nascere e crescere il digitale.
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Il Presidio Ospedaliero San Paolo ubicato nell’omonimo quartiere periferico di Bari è uno dei 7 nosocomi di cui è dotata la ASL Bari. È un ospedale di 1° livello del territorio nord barese la cui popolazione afferente, in particolare per le emergenze, è quella dell’area metropolitana di Bari, di molti Comuni limitrofi e, considerata la vicinanza al porto e all’aeroporto, punto sanitario di riferimento anche per i cittadini in transito.
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In questo numero
Attilio Iacovoni
In apertura di giornale il nostro Editor Giuseppe Di Tano ci ricorda che: “Dobbiamo essere aperti a rimettere in discussione le convinzioni consolidate, poiché anche in Medicina non esistono dogmi perenni”.
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