Un amico, un collega e un gentiluomo
Il Dr. Sergio Cannas, cardiologo, padovano, si è spento a 56 anni dopo aver lottato con coraggio e dignità contro un nemico invincibile. Lascia la moglie Elisabetta ed i figli Maria Luisa e Matteo, prossimo nuovo giovane Medico, cui auguriamo di seguire le orme del papà che sicuramente lo sorveglierà dall’alto.
Sergio si era laureato a Padova nel 1991 con il massimo dei voti, discutendo una tesi sperimentale dal titolo: Lo scambiatore sodio-calcio nel muscolo cardiaco, interazione amiloride-digitale. Conseguito presso la stessa Università il titolo di specialista in Cardiologia e dopo un breve periodo di lavoro presso il Pronto Soccorso di Padova, era divenuto Dirigente medico presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Alto Vicentino, segnalato dal Prof. Andrea Nava, come giovane Medico di alto livello. Durante gli anni universitari aveva svolto attività di ricerca nell’ambito della farmacologia cardiovascolare ed in particolare aveva indirizzato il suo interesse sugli effetti dei farmaci inotropi positivi in preparati di organi isolati, nonché sulla attività di sostanze sintetiche ed endogene in relazione alla ipertensione essenziale presso il Dipartimento di Farmacologia. Successivamente aveva collaborato con il “Centro per la profilassi e la terapia delle tromboembolie” della Cattedra di Cardiologia, occupandosi in particolare dell’induzione e del monitoraggio del paziente in terapia anticoagulante orale, e con l’UTIC della stessa Cardiologia, focalizzandosi sulle problematiche inerenti il trattamento dello scompenso cardiaco, il monitoraggio emodinamico e gli effetti dei farmaci vasodilatatori e inotropi nei pazienti in valutazione per trapianto cardiaco. Nell’Alto Vicentino aveva intrapreso, seguendo le orme del primario Dr. Martini, l’attività di elettrofisiologia e cardiostimolazione, divenendone rapidamente il responsabile. Era anche un eccellente supporto organizzativo per l’Unità Operativa, come referente aziendale per l’ambulatorio e per il coordinamento delle attività di prevenzione delle recidive di scompenso cardiaco, per il progetto Audit Clinico ed Audine e per l’accreditamento regionale. Organizzatore di molteplici corsi di “tecnica e lettura dell’ecg” dedicato al personale infermieristico, aveva ricoperto incarichi associativi come consigliere regionale di AIAC e collaborato con ANMCO per gli studi BLITZ. Nell’ultimo anno, pur nelle gravi difficoltà fisiche, era stato nominato Professore a Contratto del corso di Fisiologia biochimica e biologia dell’Università degli Studi di Padova, per la laurea in Scienze Infermieristiche: le sue lezioni erano oltremodo apprezzate dagli studenti. Autore/coautore di numerose pubblicazioni nazionali ed internazionali, prevalentemente rivolte allo studio delle cardiopatie aritmogene, Sergio era un professionista serio, di alto livello culturale e tecnico, che mai nulla aveva chiesto per giuste aspettative personali, ma che era da tutti i colleghi riconosciuto meritevole di posizioni di leadership. La sua cultura di base, la preparazione clinica e tecnica frutto di anni di dedizione e la sua etica ne facevano un modello per i colleghi e un costante punto di riferimento per il personale infermieristico. Uno dei suoi maggiori punti di forza era il rapporto con i pazienti, con cui riusciva sempre a stabilire una profonda empatia, congedandosi sempre da tutti con un sorriso. Alla sua serietà professionale univa peraltro una gradevole carica di humor, ironia ed una innata capacità alle imitazioni, in particolare quella del Suo maestro, il prof. Sergio Dalla Volta. Gli ultimi tre anni di lotta contro un nemico invincibile li ha passati quanto più possibile in Ospedale, dove l’amicizia ed il sostegno fraterno dei colleghi, il profondo rispetto degli infermieri e la stima dei pazienti hanno cercato di rendergli accettabile una vita che lo stava crudelmente per abbandonare.