Il Carnevale di Valencia

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Il Carnevale di Valencia

Le foto di Angelo Camerieri, un invito a riprendere una vita normale

Le foto di questo numero sono di Angelo Camerieri, un collega di Genova che abbiamo già ospitato nella nostra rubrica.
Siamo felici di dargli ancora spazio soprattutto per il messaggio di speranza che accompagna le sue immagini. Per usare una metafora fotografica, Angelo Camerieri ci invita ad abbandonare il teleobiettivo con il quale abbiamo inquadrato il mondo negli ultimi due anni mettendo fuoco pochi e specifici particolari, e a riprendere il grandangolo per ricominciare ad aumentare la profondità del nostro campo di vita e riscoprire la gioia di conoscere persone, atmosfere e posti e nuovi.

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“Ho deciso di inviare queste foto consapevole del fatto che non hanno un particolare pregio fotografico; consideratele un invito a riprendere una vita normale e soprattutto a riprendere a viaggiare e fotografare per il mondo dopo le restrizioni relate al Covid.
Una meta ideale in tale senso è Valencia che ho visitato in epoca pre-Covid in occasione del Carnevale o meglio, come viene chiamato, “Festival del Fallas” che si svolge dal 16 al 19 marzo. Grandiose maschere di cartapesta alte fino a 20-30 metri, costruite nel corso dei 12 mesi precedenti da ciascun quartiere, sfilano per la città e vengono poi bruciate in enormi falò il 19 marzo ad eccezione della maschera decretata come vincitrice che viene conservata nel museo dedicato (Museo Fallero). Inoltre in ogni quartiere gli abitanti, compresi i bambini, sfilano nei costumi tradizionali, le donne con le acconciature anch’esse tradizionali.
E’ anche una festa religiosa in onore della Vergine Patrona della città: tra il 17 e 18 marzo i cittadini si recano a “Plaza de la Virgin” per lasciare un omaggio floreale. Per tutta la durata della manifestazione, dichiarata dall’Unesco nel 2016 “bene immateriale dell’Umanità”, si respira un’aria di spensieratezza. Ecco, Valencia può essere una meta non lontana dove passare 4 giorni in allegria”.

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