L’Area Cronicità è stata istituita per dare al cardiologo un supporto scientifico e tecnologico nella sua attività lavorativa
Abbiamo raccolto una forte eredità dal precedente board sviluppando ancor di più un’attività editoriale, scientifica, formativa e di ricerca coerente con il progressivo invecchiamento della popolazione
È già passato un anno dalla nomina del nuovo comitato di coordinamento guidato dal Chairperson Pier Luigi Temporelli. L’Area Cronicità Cardiologica è stata istituita per dare al cardiologo ospedaliero un supporto alla sua attività lavorativa, che gli permetta di mantenersi aggiornato in termini di avanzamento scientifico e tecnologico promuovendo la buona pratica clinica nelle patologie cardiologiche croniche. Ricchi di entusiasmo abbiamo raccolto una forte eredità dal precedente board e stiamo guardiamo al futuro sviluppando ancor di più un’attività editoriale, scientifica, formativa e di ricerca coerente con il progressivo invecchiamento della popolazione. A causa dell’incremento dei pazienti affetti da condizioni patologiche croniche sia cardiovascolari che non cardiovascolari, gli scenari clinici risultanti sono diventati più intricati e complessi, in grado per esempio sia di favorire il tromboembolismo venoso (TEV), condizione includente l’embolia polmonare (EP) acuta e la trombosi venosa profonda (TVP), sia di complicarne la diagnosi che il trattamento. In questo ambito si è sviluppata la prima importante iniziativa di ricerca della nostra area, promossa da Marco Zuin, che si è concretizzata in una recente revisione della letteratura sul “Ruolo dei PCSK9i nel tromboembolismo venoso” pubblicata sull’European Heart Journal Cardiovascular Pharmacotherapy.
La gestione dei pazienti con embolia polmonare
Negli ultimi anni, il trattamento del paziente affetto da embolia polmonare, ha subito notevoli cambiamenti aprendo nuove prospettive terapeutiche non solo in termini di anticoagulazione. Nel corso dei decenni sono stati fatti passi avanti nella prevenzione del TEV non basato sulla terapia anticoagulante. Grazie alle numerose dimostrazioni di come il TEV e l’aterosclerosi non siano due entità distinte, ma piuttosto patologie diverse sottese da fattori di rischio comuni, dati preliminari confortanti per la prevenzione del TEV nel lungo termine derivano da studi randomizzati che evidenziano come gli inibitori della proteina PCSK9 possano rappresentare una valida alternativa in pazienti selezionati. Abbiamo evidenziato come questi farmaci ipolipemizzanti, somministrati da soli oppure in associazione con statine ad alta intensità, siano in grado di ridurre il rischio di TEV nel lungo termine. Tale effetto protettivo sembra derivare da una riduzione dei valori della proteina Lp(a) piuttosto che all’abbassamento dei valori assoluti di colesterolo LDL.
Collaborazione con la Fondazione per il Tuo cuore
Abbiamo messo a punto, in sinergia con la Fondazione, il progetto “Cuore e droghe: Un Cuore per Amico” per la sensibilizzazione e prevenzione dei danni cardiovascolari da sostanze stupefacenti. I problemi cardiaci da droga sono un problema emergente e reale che richiede ogni nostro sforzo in campo medico e sociale.
Il progetto nasce a Fermo nel Giugno del 2023 con l’obiettivo di fornire agli studenti delle scuole superiori degli interventi gratuiti di sensibilizzazione, corretta informazione, formazione e promozione di idonei stili di vita finalizzati alla prevenzione dei rischi ed in particolare dei problemi cardiovascolari associati all’uso di sostanze psicoattive quali nicotina, alcool e soprattutto droghe e si inserisce in un’opera più vasta di prevenzione delle cardiopatie da stupefacenti; abbiamo realizzato in 10 scuole di Lecce degli interventi consistenti in:
1) somministrazione di un questionario anonimo online;
2) incontri in presenza con gli studenti.
L’iniziativa è stata accolta con responsabilità ed impegno da tutte le scuole a cui è stata presentata. Sono stati somministrati almeno 2.400 questionari e coinvolti negli incontri in presenza oltre 900 studenti suddivisi in piccoli gruppi. Gli studenti hanno generalmente dimostrato interesse, curiosità e partecipazione attiva. Per il 2025 abbiamo in programma un webinar divulgativo inerente al progetto. È stata inoltre presentata ad ANMCO una FAD su “droghe e rischio cardiovascolare”.
Altre collaborazioni
Abbiamo in lavorazione un paper sulla durata dell’anticoagulazione post-TEV ed abbiamo prodotto una Review sull’acido urico già accettata su rivista internazionale. Sulla base del progetto “Cuore e Arterie”, è in fase di definizione uno studio clinico volto ad individuare il paziente a rischio cardiovascolare estremo, tra quelli con sindrome coronarica cronica, attraverso l’utilizzo dell’ankle brachial index (ABI), molto utile nella diagnosi non invasiva di arteriopatia periferica. Infine, sono in lavorazione una serie di ipotesi di lavoro in tema di Intelligenza Artificiale e attività editoriali in collaborazione con altre Aree.
Più precisamente, con l’Area Management & Qualità abbiamo iniziato a sviluppare un PDTA sulla cronicità/gestione del paziente con sindrome coronarica cronica. Con l’Area Prevenzione Cardiovascolare abbiamo contribuito alla stesura, per il Giornale Italiano di Cardiologia, di “Le 10 domande sulla Terapia ormonale nella donna” e “Le 10 domande sull’ipertensione”. Stiamo approfondendo “L’utilizzo della terapia diuretica nella pratica clinica” con l’Area Scompenso Cardiaco e l’Area Cardiorenale e Metabolica; gli aspetti cardiologici del paziente geriatrico con l’Area Cardiogeriatria. Un Paper in tema di telemedicina e telenursing è in lavorazione con l’Area Nursing e Professioni Sanitarie. Un capitolo a parte meriterà il ruolo dell’attività fisica aerobica che posizioniamo al centro della nostra mission e che vorremmo approfondire in particolare nel paziente oncologico. Aderisci alla nostra Area, aiutaci a crescere!