Un nuovo step importante per il Giornale Italiano di Cardiologia Il GIC ha acquisito l’impact factor

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Un nuovo step importante per il Giornale Italiano di Cardiologia Il GIC ha acquisito l’impact factor

Da questo momento deve partire l’impegno di tutti a fare in modo che sia negli articoli pubblicati nel GIC che in altre riviste internazionali (in primis il JCM) vengano citati articoli attinenti pubblicati nel GIC negli ultimi due anni

Dopo l’anniversario del cinquantenario celebrato nel 2021, l’anno 2023 segna un altro momento importante nella storia del nostro glorioso Giornale: l’acquisizione dell’impact factor. Da quando nel 2017 ho ricevuto dall’ANMCO il privilegio della direzione scientifica del Giornale, da molti mi è stato in più occasioni sottolineato che il GIC non possiede l’impact factor. Questo argomento fu oggetto di un’ampia discussione in occasione degli Stati Generali ANMCO svolti a Trieste nel novembre 2017. Ricordai in quella occasione che due tentativi per la richiesta dell’impact factor avviati nel 2001 e nel 2018 con Thomson Reuters dagli Editor dell’epoca, Attilio Maseri e Leonardo Bolognese, non andarono a buon fine. Le motivazioni principali del diniego furono quelle di una mancanza di internazionalità degli autori degli articoli e dei componenti del comitato editoriale, il fatto che gli articoli pubblicati non fossero in lingua inglese e il modesto numero di citazioni complessive del Giornale. Il varo del Journal of Cardiovascular Medicine, avvenuto nel 2006 per volere di ANMCO e SIC e grazie al grande impegno di Gian Luigi Nicolosi, venne deciso proprio con lo scopo di offrire ai Cardiologi italiani una rivista che avesse l’obiettivo di acquisire l’impact factor, cosa che di fatto avvenne nel 2009. Al Giornale Italiano di Cardiologia veniva assegnato un ruolo complementare e non competitivo rispetto al JCM, una mission diversa ma non meno importante. Personalmente ho sempre ritenuto che se da una parte è vero che il prestigio di una rivista scientifica è valutabile in larga misura attraverso il punteggio dell’impact factor, dall’altra esiste anche una qualità non bibliometrica misurabile attraverso l’impatto in termini di efficacia educazionale e di contributo per migliorare la pratica clinica. E questa è la mission centrale del Giornale Italiano di Cardiologia che in 50 anni di storia ha avuto e continua ad avere un ruolo importante nella formazione di tre generazioni di Cardiologi italiani. L’acquisizione dell’impact factor avrebbe comunque costituito la ciliegina sulla torta. In anni recenti la politica di Clarivate, fondata nel 2016 in seguito all’acquisizione della proprietà intellettuale di Thomson Reuters è cambiata e anche per riviste pubblicate in lingua italiana come il GIC è stato recentemente attribuito un impact factor calcolato sulla base di 574 citazioni degli ultimi due anni. Al nostro Giornale è stato attribuito un impact factor di 0.5, uno score modesto ma che comunque è tra i più alti per le riviste scientifiche pubblicate in lingua italiana alle quali Clarivate ha attribuito un impact factor relativo all’anno 2022. Penso che questa sia una bellissima notizia anche se si tratta di una sorta di impact factor di ingresso che sta a noi fare crescere per portarlo a livelli significativi come è avvenuto in questi anni per il JCM.
Da questo momento deve partire l’impegno di tutti a fare in modo che sia negli articoli pubblicati nel GIC che in altre riviste internazionali (in primis il JCM) vengano citati articoli attinenti pubblicati nel GIC negli ultimi due anni.
Le citazioni devono essere fatte con la massima oculatezza evitando un eccesso di self-citation (non devono superare il 20%). Questo potrà consentirci nel giro di pochi anni di acquisire per il Giornale Italiano di Cardiologia un impact factor che non sia solo “simbolico”, a tutto vantaggio della next generation dei Cardiologi italiani. Non penso che questo sia difficile considerando l’elevata produzione scientifica internazionale dei Cardiologi ospedalieri italiani. L’impegno mio e del comitato editoriale sarà massimo per segnalare agli autori che sottomettono manoscritti al Giornale articoli attinenti pubblicati nel GIC negli ultimi due anni che possano essere appropriatamente citati in bibliografia. Il Giornale Italiano di Cardiologia è il “nostro” Giornale e sono certo che non mancherà l’impegno di tutti i Cardiologi dell’ANMCO.

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