Perché è bello “stare” in ANMCO: intervista ad un Consigliere ANMCO Veneto al termine del suo mandato quinquennale

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Perché è bello “stare” in ANMCO: intervista ad un Consigliere ANMCO Veneto al termine del suo mandato quinquennale

La soddisfazione di aver fatto qualcosa che valeva veramente la pena di fare

L’esperienza di Francesco per trasmettere ai Cardiologi più giovani la passione per ANMCO e la voglia di mettersi in gioco

Partecipare alla vita associativa di ANMCO non è sempre facile e avere anche una responsabilità elettiva e operativa a volte può essere davvero molto impegnativo. Soprattutto se sei un Consigliere regionale con un Presidente “demanding”. Casualmente, a latere di un recente convegno, mi sono messo a parlare con Francesco, circa la sua esperienza quinquennale di Consigliere ANMCO. Ne è nata quasi una vera intervista, qui riportata. Lo scopo è quello di trasmettere ai Cardiologi più giovani la passione per la nostra Associazione e la voglia di mettersi in gioco, anche proponendosi per ruoli istituzionali in ANMCO regionale e nazionale. Il Dott. Francesco Bacchion è un valente Cardiologo interventista che lavora attualmente presso la Cardiologia dell’Ospedale di Legnago, della Azienda ULSS 9 Scaligera. Conosco Francesco da quasi 20 anni: lui era un giovane specializzando di Cardiologia e io il responsabile UOS Cardiologia Degenze della Clinica Cardiologica di Padova. Ragazzo vivace ed estroso, medico curioso e acuto. È diventato un bravo Cardiologo! Mi lega un profondo affetto. Ecco cosa mi/ci racconta.

Francesco, come hai conosciuto ANMCO?
Mi avvicinai ad ANMCO nel 2013. Allora lavoravo da qualche anno presso la Cardiologia dell’ULSS 17 Este-Monselice. Mi fu chiesto di presentare un caso clinico al pomeriggio dedicato ai Casi Clinici dell’ANMCO, riservato ai Cardiologi under 40. Poi qualche anno più tardi (forse il 2016) il Dott. Loris Roncon mi invitò a parlare al Congresso Regionale ANMCO Veneto – l’edizione aveva un titolo che ricordo bene “te toca a ti” – in cui un giovane Cardiologo emergente aveva come “padrini” due Cardiologi di chiara fama (quella volta furono il Dott. Carlon di Cittadella e il Dott. Marchese di Piove di Sacco). Fu grazie a questi eventi che mi appassionai all’Associazione e che decisi che, se ve ne fosse stata l’occasione, un giorno mi sarei impegnato in prima persona.

E questa occasione, quando è successa?
Ricordo la telefonata del Dott. Maurizio Anselmi, credo fosse marzo 2018. Mi chiese in maniera molto diretta: “Vuoi candidarti Consigliere Regionale ANMCO per il prossimo biennio?”. Lo ringraziai e risposi di getto: “Sì Maurizio, va bene”. E così il mio nome comparve nella rosa dei candidati. Poi l’ansia. A mente fredda pensai: “Riuscirò a portare a termine anche questo incarico?”. Anche perché mia moglie allora era al quinto mese di gravidanza… Non ebbi il coraggio di dirle subito che avevo accettato di candidarmi… I voti poi furono parecchi, o meglio, più di quelli che immaginassi. Iniziava l’avventura del Consiglio Direttivo, con la presidenza del Dott. Sakis Themistoclakis. L’inizio del mandato è coinciso anche con la gioia per la nascita della piccola Laura Celeste, che adesso ha quasi 5 anni.

In un normale giorno di Lavoro In Emodinamica a Legnago

Come è stato il primo mandato come Consigliere?
Con il primo biennio (che poi si è trasformato in un triennio) l’impegno si è rivolto alla creazione delle reti cardiologiche regionali. Un obiettivo ambizioso che ci eravamo prefissati e che aveva (e ha) l’obiettivo di permettere un trattamento il più possibile omogeneo di una determinata problematica cardiologica all’interno della Regione Veneto. Tutto questo culminò nella realizzazione degli Stati Generali di ANMCO Veneto dove Direttivo Regionale e Direttori delle UOC di Cardiologia del Veneto si riunirono in un una lunga riunione plenaria per gettare le basi della futura organizzazione del sistema “Hub-and-spoke” delle principali patologie di interesse cardiologico. Non a caso il Congresso Regionale ANMCO Veneto 2019 ebbe come grafica una rete da calcio, richiamo all’ANMCO Veneto che fa rete (ma anche goal, ovvero risultato). Fitto fu in quel periodo anche il rapporto con le Istituzioni, in particolare con la Regione Veneto.

E poi?
Poi a febbraio 2020 successe quello che tutti sappiamo. L’arrivo del COVID fece crollare molte certezze, la seconda ondata in particolare, a partire da novembre 2020, mise in crisi l’organizzazione dell’assistenza ospedaliera. Molti Cardiologi (tra cui il sottoscritto) lavorarono anche in Reparti dedicati alla cura del COVID. Ma la rete delle Cardiologie Venete, grazie alla sinergia tra ANMCO e Regione Veneto e alla rete dello STEMI, resse bene, e si riuscì, nonostante le difficoltà, a dare risposta in maniera efficace alla patologia tempo-dipendente. L’attività associativa si ridusse, le riunioni ovviamente non si poterono più organizzare in presenza. Ci confrontammo con nuove tecnologie, riunioni da remoto, formazione via webinar… Cose non immaginabili fino a qualche mese prima. Ma l’attività dell’Associazione, seppure a regimi ridotti, proseguì e quando fu possibile si cercò di organizzare simposi e congressi in presenza, sempre nel rispetto delle regole COVID. Ma la voglia di ritrovarsi in presenza era tanta, e i primi eventi dopo la “riapertura” furono quasi trionfali…

Con il Consiglio Direttivo Regionale ANMCO Veneto e alcuni maestri ANMCO (ottavo da sinistra)

Intanto eri arrivato ad un “potenziale” secondo mandato…
Il biennio divenne un triennio e nel 2021 si tennero le elezioni “virtuali”. Questa volta fu Sakis a chiedermi di ricandidarmi. Venni riconfermato e questa volta con maggiore consapevolezza. Ritrovai così alcuni vecchi amici e soprattutto il Dott. Claudio Bilato, che avevo conosciuto ai tempi della Scuola di Specialità a Padova dove era stato anche mio docente. Conoscendolo bene sapevo che bisognava rimboccarsi le maniche… Infatti fin da subito mi affidò il compito di creare le newsletter periodiche da spedire ai Soci, di tenere i rapporti con l’ANMCO Nazionale per la comunicazione e con “Cardiologia negli Ospedali”. Non ero molto abituato, consapevole della mia timidezza e della poca propensione ai canali social… Ma è stato un modo per imparare anche qualcosa di nuovo e di integrare così il lavoro di Cardiologo Interventista. Credo che anche grazie a questo lavoro, fortemente voluto dal Presidente Regionale, oltreché all’impegno del Direttivo nel perseguire gli obiettivi soprattutto in ambito formativo, l’ANMCO si sia consolidata e si sia fatta conoscere anche tra i Colleghi più giovani. Infatti i Soci a livello regionale sono aumentati in questo biennio di qualche decina, soprattutto tra gli under 40.

Alla fine, qual è il bilancio della Tua esperienza?
Resta un’esperienza entusiasmante, cinque anni in ANMCO vissuti in prima persona, moltissime persone conosciute, vecchie amicizie ritrovate e molte di queste rafforzate. Certo tanto duro lavoro che si somma a quello del Cardiologo Ospedaliero, in tempi non facili come tutti ben sappiamo. Ma è indubbia la soddisfazione di averlo fatto per qualcosa che valeva veramente la pena di fare.

Immagine di copertina: il dott. Francesco Bacchion (a sinistra) con il dott. Giorgio Morando, direttore UOC Cardiologia di Legnago (al centro) e il dott. Alberto Zamboni Responsabile UOS Emodinamica (a destra)

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