Parte settima: 1999-2003
Tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000 l’Associazione è attiva a “pieno regime”, in tutte le sue componenti e le sue articolazioni: Organismi Direttivi Nazionali e Regionali, Management, Centro Studi, Delegazione FIC, Fondazione, Commissioni, Aree. In un contesto normativo caratterizzato dalla implementazione della Riforma Ter (Parole Chiave: Aziendalizzazione, Accreditamento, Ruolo Unico, Formazione Continua) – Riforma Ter: quello che i Cardiologi Ospedalieri devono sapere (Notiziario N. 114 – settembre 1999, pagine 1-3), l’operatività dell’Associazione si esprime con due aspetti particolarmente qualificanti:
- sviluppo di rapporti collaborativi con Associazioni ed Enti,
- ideazione e realizzazione di progetti innovativi.
Dalla collaborazione tra ANMCO e Società Italiana di Medicina Generale e tra ANMCO e FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) derivano iniziative di formazione, organizzazione e pratica clinica nel campo dello Scompenso Cardiaco: “Linee Guida sullo Scompenso Cardiaco in Medicina Generale; Forum di aggiornamento interattivo “Scompenso Cardiaco: dai dati epidemiologici alla selezione di appropriati percorsi diagnostico-terapeutici” – Area Scompenso Cardiaco. I traguardi raggiunti e quelli all’orizzonte, M. Scherillo (Notiziario N. 111 – dicembre 1998, pagine 24-29).
Nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità, a Roma, si svolge la Seconda Conferenza sulla Prevenzione della Cardiopatia Ischemica, intitolata al Prof. Giorgio Antonio Feruglio: “… con la presentazione ai rappresentanti delle Istituzioni, delle Società Scientifiche e delle componenti rappresentative della Comunità di un itinerario culturale in quattro sessioni a sostegno della proposta di un programma pratico da sviluppare e attuare nel nostro Paese” – D. Vanuzzo (Notiziario N. 112 – marzo 1999, pagine 1-3).
La Seconda Conferenza dà concretezza operativa alla collaborazione tra ANMCO e ISTISAN con la successiva realizzazione del progetto dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Italiano: “Trentacinque Centri hanno completato le operazioni previste dal protocollo operativo […] Presso l’Istituto Superiore di Sanità è stato messo a punto il modello per stimare la prevalenza e l’incidenza della patologia coronarica nelle Regioni italiane, […] Con il completamento della raccolta dei dati sui fattori di rischio e delle stime regionali si prevede di realizzare l’Atlante Italiano delle Malattie Cardiovascolari…” – Area Prevenzione. Stato di avanzamento del programma di attività, D. Vanuzzo (Notiziario N. 115 – dicembre 1999, pagine 26-27).
Il Registro dei Pacemakers e dei Defibrillatori e il Registro delle ablazioni transcatetere rappresentano un’altra forma di collaborazione tra ANMCO e, questa volta, una Associazione di settore, l’AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione) – Area Aritmie. Il programma dell’Area, M. Santini (Notiziario N. 113 – giugno 1999, pagina 11).
Pur se accompagnati da valutazioni critiche, rapporti di collaborazione si sviluppano anche con le Industrie Farmaceutiche nel campo della ricerca clinica: “Il rischio che giustamente Marco Bobbio fa notare può essere quello di legare il nome della nostra Associazione ad iniziative scientifiche di cui si ha uno scarso controllo della conduzione, produzione e analisi dei dati. […] Forse, […], la definizione di regole precise per la concessione degli endorsement potrebbe costituire un elemento di maggior chiarezza sia per gli iscritti alla Associazione che per le industrie farmaceutiche che li richiedono”.
- Gli endorsement dell’ANMCO, A.P. Maggioni (Notiziario N. 114 – settembre 1999, pagine 4-5). Dal consolidamento dei rapporti tra ANMCO e SIC nasce l’Italian Heart Journal: “… Gli affezionati lettori del Giornale Italiano di Cardiologia e di Cardiologia hanno il diritto di conoscere i retroscena, le motivazioni e gli obiettivi di una decisione forse non sorprendente, ma certamente inattesa e sicuramente non prevista un paio di anni fa. […] Ci trovammo quindi d’accordo nel ritenere che fosse giunto il momento di considerare in modo estremamente serio, pur consci dei numerosi ostacoli, la possibilità di superare la realtà e tradizione dei due giornali e di muoverci nella direzione di crearne uno solo che potesse però rispondere a tutte le esigenze dei cardiologi italiani” – N. Mininni, P.J. Schwartz (Notiziario N. 115 – dicembre 1999, pagine 1-2). Altra interazione quella con il Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del Progetto “Io, il mio cuore e…” promosso dalla Fondazione, che, nel frattempo ha preso la denominazione di Heart Care Foundation ed ha assunto una specifica configurazione con un “Consiglio di Amministrazione costituito da cinque membri (due dei quali Cardiologi nominati dal Consiglio Direttivo dell’ANMCO e due laici, scelti dall’Assemblea. Il Presidente viene identificato dal Socio fondatore promotore…”, che “… è l’ANMCO”, e con la “missione” di “… futuro braccio operativo dell’ANMCO, che colma quel gap operativo dell’Associazione sulla popolazione italiana generale in tema di prevenzione delle malattie cardiovascolari”, M. Santini (Notiziario N. 117 – giugno 2000, pagine 8-9).
Le Aree esprimono grande creatività, ideando e realizzando una serie di progetti, tra cui:
- Il Progetto G8 Cardio-ANMCO (già G7) – e il suo sottoprogetto, Registro delle UTIC – hanno registrato un ulteriore importante sviluppo…” – Area Informatica, M. Tubaro (Notiziario N. 118 – settembre 2000, pagina 10).
- “… il progetto educazionale itinerante Forum Questions&Answers – Appropriatezza, fattibilità e costo/ utilità delle procedure diagnostiche e dei trattamenti nelle sindromi coronariche acute” che si svolgerà in 11 città italiane nel periodo autunno 2000 – primavera 2001” – Area Management & Qualità, M. Scherillo (Notiziario N. 118 – settembre 2000, pagina 11).
- “Il Progetto PROCARDIS – a family-based study to investigate the genetic basis of Precocious Coronary Artery Diseases – […] è ormai entrato nella sua fase attiva”
- Area Genetica, M.G. Franzosi (Notiziario N. 121 – maggio 2001, pagine 19-20).
- “In questi sei mesi l’Area EmergenzaUrgenza ha dedicato molte energie al Progetto Educazionale in tema di Arresto Cardiaco, curando la messa a punto dei Corsi BLS-D ed ACLS secondo le Line Guida ILCOR pubblicate su Circulation nell’agosto 2000.” – Area Emergenza – Urgenza, F. Chiarella (Notiziario N. 122-123 luglio/settembre 2001, pagine 10-11).
In campo anche le Regioni, il cui attivismo è attestato dai 123 articoli pubblicati su “Cardiologia negli Ospedali” nel quinquennio 1999-2003, nei quali vengono riportate e descritte le attività sia di iniziativa e valenza territoriale sia di regionalizzazione di progetti centrali. Da tutto ciò emerge l’elevato grado di complessità raggiunto dalla struttura organizzativa e gestionale dell’Associazione alla fine del quarto decennio dalla fondazione, con la conseguente necessità dell’intervento di Consiglio Direttivo (che nel frattempo si è dotato anche della figura del Presidente designato) (Notiziario N. 118 – settembre 2000, pagina 4) e Consiglio Nazionale finalizzato a “… chiarire e rendere più trasparenti le relazioni fra le componenti fondamentali costitutive dell’ANMCO […] tra ANMCO, ECO srl, Heart Care Foundation e Centro Studi. In questo contesto va considerata anche la ridefinizione del CdA della ECOsrl […] nella gestione dei beni patrimoniali in carico alla ECOsrl […] È stato anche compiuto un importante salto di qualità per quanto riguarda le potenzialità del Centro Studi nell’ambito della ricerca […] deciso di portare il Centro Studi all’interno della Fondazione[…] L’Heart Care Foundation ha pertanto dovuto modificare la sua struttura nell’ambito di questa complessa operazione, che ha tra l’altro consentito alla Fondazione stessa di diventare ONLUS. L’Heart Care Foundation-ONLUS include ora due linee di attività fondamentali: una di ricerca (che si identifica con il Centro Studi[…]) ed una di tipo educazionale e di prevenzione rivolto alla popolazione […], quale era già negli scopi iniziali della stessa Heart Care Foundation […] L’attività della Fondazione è governata da un CdA composto attualmente da cinque cardiologi… e opera attraverso un Comitato Scientifico di 20 componenti. – … Dopo un anno di attività (passato in fretta!), G.L. Nicolosi (Notiziario N. 121 – maggio 2001, pagine 2-7).
Contemporaneamente gli Organismi Direttivi sono impegnati a seguire il continuo e problematico divenire del contesto normativo, Nazionale e Regionale: “… Credo dobbiamo quindi scoprirci per il futuro ancora più attivi di quanto lo siamo stati, per diventare sempre di più propositori e sostenitori di soluzioni strategiche in rete, organizzate per bacini di utenze (provincie, aree vaste, aree metropolitane), quali propugnatori della continuità assistenziale per il paziente piuttosto che, pericolosamente, cedere alla lusinga di diventare soltanto fornitori di prestazioni, anche se di altissima tecnologia e sofisticazione.” “… Particolare attenzione è emersa in tutte le discussioni del Consiglio Nazionale per le realtà delle ‘piccole’ cardiologie senza letti di degenza, per le quali è sempre maggiore il rischio della diluizione e dispersione della specificità cardiologica nel contesto di dipartimenti a varia caratterizzazione.” – L’ANMCO sta cercando di adeguarsi ai tempi… Ci stiamo riuscendo?, G.L. Nicolosi (Notiziario N. 126 – marzo 2002, pagine 2-6). “… Il dibattito dovrà […] trovare soluzioni operative adeguate ai tempi, che consentano di correggere un’anomalia (l’ANMCO ha anche un’anima sindacale ma è di fatto una società scientifica), di potenziare una peculiarità (l’ANMCO ha esperienza e cultura nella programmazione sanitaria, ma ha avuto negli anni molte difficoltà nel far sentire la propria voce a livello istituzionale) e di difendere interessi legittimi (contrattazione decentrata, rapporti tra Ospedale e Università, ecc) – È tempo di bilanci di fine mandato… Ovvero i risultati di una sfida: come portare l’ANMCO ai Soci e i Soci all’ANMCO? – G.L. Nicolosi (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagine 2-9). E il dibattito si sviluppa, particolareggiato e operativo, nell’incontro degli Stati Generali dell’Associazione che si tiene all’Eremo di Lecceto nell’aprile 2002 nel corso del quale, con riferimento anche al Documento “Il Dipartimento Cardiovascolare”
- Commissione Dipartimento – ANMCO – (Notiziario N. 111)
- Dicembre 1998 (pagine 1-5), particolare attenzione viene rivolta alla necessità di “[…] adeguare il ruolo della Cardiologia al nuovo panorama sanitario del Paese, recuperando l’unità funzionale della Cardiologia nei confronti dell’unicità e continuità del percorso sanitario per il cittadino, […]”
La Continuità Assistenziale in Cardiologia: un nuovo modello organizzativo in rete funzionale per bacino di utenza – G.L. Nicolosi, P.A. Ravazzi (Notiziario N. 130 – novembre/dicembre 2002, pagine 10-13). E, non senza qualche tensione, l’ “anima sindacale dell’ANMCO” riprende voce: “… conferma di un programma sindacale all’interno della COSMED che nel frattempo aveva cambiato denominazione in FESMED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) […] Quindi l’ANMCO di fatto è già rappresentata come sigla sindacale all’interno della FESMED il ché significa essere legittimati a trattare le parti normative ed economiche del CCNL a livello Nazionale, Regionale ed Aziendale […] quindi non si tratta ora di operare una “scissione” (come qualche “leguleio” ha impropriamente affermato), quanto di poter sfruttare meglio e con più incisività un’attività sindacale già in essere all’interno della FESMED […] Altro punto cruciale è far capire ai Soci con chiarezza che il braccio sindacale dell’ANMCO rimane sotto l’egida del Consiglio Direttivo e del Consiglio Nazionale. – Sviluppi del Progetto Sindacato ANMCO, G. Pinelli (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagine 24-25).
A supporto “… il Consiglio Direttivo ha deliberato di dedicare una pagina del sito WEB all’attività sindacale nella quale dovrebbero trovare posto, per ora, le principali comunicazioni in tema di rinnovi contrattuali, […] Abbiamo rimesso in moto la macchina: sta a noi decidere se farla partire o fermarla definitivamente” – L’attività sindacale dell’ANMCO, A. Mafrici (Notiziario N. 134/135 – luglio/ottobre 2003, pagine 6-7). Questo contesto di “complessità” registra ulteriori elementi. A livello normativo: “Dal gennaio 2002 (DL 229 del 19 giugno 1999) per tutti gli operatori sanitari è divenuto operativo il sistema ECM […] Il programma nazionale ECM nasce in Italia con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502” – Il Sistema ECM: alcune brevi note, S. Pirelli e P. Di Giulio (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagina 16).
A livello organizzativo:
- • “Secondo gli ultimi dati disponibili, le Strutture Cardiologiche Ospedaliere Italiane sono così articolate: 222 Divisioni, 220 Servizi con letti, 261 Servizi senza letti. Nel loro insieme costituiscono un complesso organizzativo, capace di diffondere su tutto il territorio nazionale la cultura e l’attività clinica cardiologica. Scopo del progetto della Rete Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare è quello di fare riferimento a queste Strutture per contribuire, per la parte che riguarda la Cardiologia Ospedaliera, a introdurre le attività di Prevenzione Cardiovascolare nella pratica clinica” – La Rete Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, S. Pede (Notiziario N. 125 – gennaio 2002, pagine 15-19).
- “Abbiamo ritenuto che il Sito WEB dell’ANMCO dovesse rappresentare maggiormente uno strumento di comunicazione della nostra Associazione. Si è deciso pertanto di rinnovarlo sia dal punto di vista grafico-editoriale che tecnico. Il primo intervento è stato quello di costituire un Comitato Editoriale che supportasse la Segreteria di Redazione” – L’ANMCO e le Tecnologie Informatiche, C. D’Agostino (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagina 22).
- • “Nel corso della riunione del Consiglio Direttivo dell’ANMCO, tenutosi a Firenze il 22 marzo 2002, sono state riconsiderate le condizioni attraverso le quali la nostra Associazione valuta, approva e conduce i progetti di ricerca che le vengono proposti. L’obiettivo è quello di rendere il processo il più semplice, agile e rapido possibile, ma contemporaneamente trasparente e ben documentato” – Procedure per la approvazione delle proposte di ricerca e la concessione degli endorsement da parte dell’ANMCO, A.P. Maggioni (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagina 28).
- “Parte da Firenze per le città italiane il Progetto Missione SalvaCuore, un’iniziativa interamente varata dall’ANMCO e dall’Heart Care Foundation ONLUS […] ed ha i seguenti obiettivi: – Sensibilizzare la Comunità nei confronti delle Malattie Cardiovascolari – Amplificare da diffusione della Cultura dello Stile di Vita SalvaCuore tra i cittadini adulti ed i giovani delle Scuole Medie Superiori – Visualizzare il ruolo delle Istituzioni e dell’HCF nella promozione della salute dei cittadini mediante 4 Eventi Cuore dell’iniziativa: Evento Sportivo … Evento Scolastico … Evento Salute … Evento Spettacolo… – M. Scherillo (Notiziario N. 127 – maggio 2002, pagine 38-39).
- Il Consiglio Direttivo (CD) e il Consiglio Nazionale (CN) hanno varato il Centro Formazione ANMCO. […] È una struttura dell’ANMCO dedicata alla elaborazione concettuale ed organizzativa di eventi formativi specifici per Cardiologi, Internisti, Medici di Medicina Generale per le tre Aree di formazione: Area Knowledge… Area Skillness… AreaResearch…” – Nasce il Centro Formazione ANMCO, M. Scherillo (Notiziario N. 130 – dicembre 2002, pagina 16).
L’anno 2003, il quarantesimo dalla fondazione, si conclude con un evento di grande rilevanza: “Il Documento della Federazione Italiana di Cardiologia su ‘Struttura e organizzazione funzionale della Cardiologia’ è stato definitivamente approvato! Lo sforzo delle Società Federate (ANMCO-SIOC) ha consentito di giungere ad una versione definitiva del test, dopo un’ampia condivisione con gli organi istituzionali delle due Associazioni e tenendo conto dei numerosi contributi provenienti dai Socie dalle diverse Società e Gruppi di Studio coinvolti nella problematica a diverso livello. […] Il Documento, che vedrà la luce ufficialmente nel Supplemento di novembre dell’Italian Heart Journal, include la parte generale strategica di “Struttura e Organizzazione funzionale della Cardiologia” e quattro appendici: A) Dati epidemiologici di riferimento; b) Organizzazione, personale, indicatori; C) Percorsi; D) Gestione delle liste di attesa. La proposta innovativa della Cardiologia Italiana è quella di commisurare il servizio ai bisogni attraverso la organizzazione di reti integrate di servizi che tengano conto delle risorse già esistenti sul campo in una determinata are geografica di riferimento, da identificare opportunamente sul campo delle diverse realtà locali” – Struttura e organizzazione funzionale della Cardiologia: un obiettivo raggiunto dalla Federazione Italiana di Cardiologia, G.L. Nicolosi e A. Branzi (Notiziario N. 136 – novembre/dicembre 2003, pagina 4).