“Avvicinare le strutture sanitarie al cittadino è un processo necessario, che ha inizio anche nella modalità di comunicare”
“Comunicare” è un fattore essenziale
Da oltre 10 anni le nostre vite sono sempre più online e le connessioni Internet wireless hanno contribuito a rendere possibile questa transizione. Nell’ASL Napoli 2 Nord, dotata di 5 strutture ospedaliere e 13 distretti territoriali, con un comprensorio di 32 Comuni ed oltre 1 milione di utenti (la terza ASL sul territorio nazionale), la circolazione delle informazioni e dei dati, all’interno dell’Ente e verso il pubblico assistito, è stata sempre considerata, negli ultimi anni, un obiettivo di primaria importanza. La finalità è stata sempre quella di avvicinare il cittadino utente al servizio erogato, utilizzando le nuove tecnologie, al fine di rispondere non soltanto ai bisogni di cura, ma anche di fornire “informazione” e promuovere “prevenzione”. L’ASL Napoli 2 Nord è stata la prima in Italia, nel mese di dicembre 2021, ad implementare, in via sperimentale, una tecnologia (Li- Fi, acronimo di Light Fidelity), basata sulla trasmissione dati mediante la luce (VLC, acronimo di Visible Light Communication), in collaborazione con la start-up innovativa To Be Srl, che ha supportato l’U.O. di Tecnologie Informatiche ed Ingegneria Clinica dell’ASL Napoli 2 Nord, nell’ambito di un ambizioso e globale Progetto di Digitalizzazione in Sanità.
La tecnologia Li-Fi
Li-Fi è un termine introdotto per la prima volta dal Prof. Harald Haas dell’Università di Edimburgo, riferendosi al corrispondente ottico del Wi-Fi, in occasione di un intervento sulla Visible Light Communication, tenuto nel 2011 al TED (Technology Entertainment Design), l’annuale conferenza americana dedicata alla innovazione ed alla creatività. La mission di tali “incontri” (cosiddetti TED talks) è riassunta nella formula “Ideas worth spreading” (“idee che val la pena diffondere”). “Tutto ciò di cui avremo bisogno in futuro – disse in quella occasione il Prof. Haas – sarà inserire un microchip in ogni dispositivo di illuminazione LED per combinare le due funzionalità di illuminazione e trasmissione dati attraverso una rete senza fili”. La tecnologia Li- Fi è stata inserita tra le migliori 50 invenzioni sulla rivista americana Time Magazine del 2011. Si tratta di una tecnologia di ultima generazione per la trasmissione dei dati senza fili, che sfrutta la modulazione della luce LED (acronimo di Light Emitting Diode) per trasmettere informazioni, rappresentando un metodo innovativo di trasmissione dati (Figura 1).
Tutte le fonti LED possono essere potenziali sorgenti/trasmettitori di informazioni e ogni device un possibile fruitore delle stesse. Questa tecnologia funziona grazie alla modulazione del segnale emesso da ogni singolo LED: una sequenza digitale 0/1 non visibile all’occhio umano che consente la trasmissione dei dati. I campi di applicazione possono essere molteplici, dal marketing ai servizi, dalla cultura ai trasporti, dalla geolocalizzazione agli eventi. Il Li-Fi rientra nelle cosiddette connessioni wireless, anche se sfrutta la luce come canale di trasmissione: la velocità massima raggiunta tramite Li-Fi in laboratorio è di oltre 10 Gbit/s. Questa tecnologia di comunicazione bidirezionale e wireless risulta, a nostro giudizio, innovativa, in quanto garantisce una trasmissione dati sicura, economica ed efficace. La safe connection è garantita dalla direzione del flusso dei dati, che si limita al locale in cui è stabilita la connessione attraverso il router Li-Fi, sufficiente a risolvere il problema relativo alle intrusioni alla rete da fonti esterne. Con il Li-Fi non si può verificare quanto avviene con il Wi-Fi ovvero che qualcuno possa “aggangiarsi” alla rete, senza che noi ne siamo a conoscenza. L’unico modo per violare il sistema sarebbe quello di essere fisicamente presenti nell’ambiente in cui si trova la fonte di luce. In ambienti, quali Ospedali e case di cura la tecnologia Li-Fi consentirebbe, secondo alcuni studiosi, la trasmissione dei dati senza fili, in modo assolutamente innocuo per la salute, senza utilizzo di frequenze radio e, di conseguenza, senza campi elettromagnetici (“green vision”). Il costo è estremamente ridotto, in quanto non è necessario implementare infrastrutture, che sono già presenti negli ambienti sotto forma di reti elettriche. L’unica modifica da apportare è la sostituzione delle lampadine con quelle a LED, a ridotto consumo di energia. Il terzo aspetto positivo è costituito dall’efficacia, che è dimostrata dall’alta velocità di trasmissione dei dati: una fonte di luce di buona qualità garantisce una connessione ad altissima velocità e molto più stabile rispetto a quella tramite Wi-Fi. Lo spettro della luce è molto più ampio di quello dell’intera frequenza radio ed in condizioni di laboratorio sono già state raggiunte – come precedentemente rappresentato – elevate velocità di trasmissione. Tale peculiarità, coniugata con i costi ridotti, rende tale tecnologia particolarmente efficiente (Figura 2).
Il Li-Fi – altro aspetto non marginale – consente altresì una geolocalizzazione precisa: una particolarità del Li-Fi sta nel fatto che questo arriva anche laddove non lo fa il GPS. Questa tecnologia diventa pertanto molto importante per garantire la tutela dei dati e la loro contestualizzazione geografica. Pertanto la posizione degli utenti è individuabile, con una precisione quasi millimetrica, consentendo un’analisi estremamente affidabile sull’accesso di dati analitici, riguardanti l’utilizzo di prodotti da parte degli utenti.
Implementazione del Li-Fi nell’ASL Napoli 2 Nord
La start-up è stata realizzata inizialmente all’Ospedale S. Maria delle Grazie di Pozzuoli, identificato in ambito regionale come D.E.A. di II Livello. A Pozzuoli i dati informatici corrono, da oltre 1 mese, con la luce del Li-Fi, invece che sulle onde radio del Wi-Fi. È stato ubicato nella ampia hall dell’Ospedale S. Maria delle Grazie un totem Li-FI che si collega, tramite lo smartphone (a meno che non sia un modello obsoleto), con una postazione PC che si avvale di uno speciale modem (Figura 3).
In pratica basta entrare nella hall del P.O. scaricare sul proprio smartphone l’app dedicata alla ricezione del segnale, aprire l’app e posizionare lo smartphone sotto la luce del totem dedicato. Non appena lo smartphone sarà sotto il raggio luminoso, compaiono sullo schermo le informazioni relative all’Ospedale, ai reparti ed alla loro collocazione. L’ASL Napoli 2 Nord, a seguito della sperimentazione, sta valutando un utilizzo più esteso di tale iniziativa presso i letti dei pazienti, integrando la tecnologia della cartella clinica informatizzata – su cui l’Azienda è leader in Campania – con quella del Li-Fi. Tramite Li-Fi, l’accesso e la condivisione delle cartelle dei pazienti potrebbero essere effettuati in modo rapido e sicuro. La seconda tappa è l’implementazione nelle isole di Procida ed Ischia, che rientrano nel comprensorio dell’ASL Napoli 2 Nord. In occasione dell’Evento Nazionale che ha individuato Procida quale Capitale Italiana della Cultura 2022, anche presso l’Ospedale Gaetanina Scotto di Procida è stato allestito un altro totem Li-Fi, con le stesse peculiarità tecnologiche, che sarà attivato nei prossimi giorni in un simbolico connubio tra cultura, innovazione digitale e umanizzazione in Sanità. A breve la stessa tecnologia sarà rapidamente sviluppata anche nell’Ospedale di Ischia, in considerazione che sono sufficienti la rete elettrica/dati, device e fonti illuminanti LED.
Future applicazioni
Poiché, come abbiamo visto, non interferisce con i dispositivi a radiofrequenza, il Li-Fi potrebbe essere potenzialmente utilizzato in totale sicurezza in molte altre applicazioni ospedaliere. Ad esempio, nei corridoi, nelle sale di attesa, nelle camere dei pazienti e nelle sale operatorie, la tecnologia Li-Fi può consentire una rete di comunicazione senza fili, rimuovendo i problemi di interferenza elettromagnetica degli smartphone e l’uso del Wi-Fi negli ospedali. Il Li-Fi potrebbe essere sfruttato in futuro anche per il monitoraggio e la segnalazione in tempo reale del movimento del paziente ricoverato e dei segni vitali, senza la necessità di cavi. Tale tecnologia potrebbe altresì consentire ai degenti di connettersi, tramite smartphone, su Internet, con possibilità di utilizzo di e-mail, videogiochi e piattaforme di social media. Mentre per gli operatori sanitari, potrebbe facilitare il tracciamento e il trasferimento delle posizioni e dei dati dei principali dispositivi medici, in particolare di quelli condivisi da diversi Dipartimenti Ospedalieri.
Conclusioni
Rete elettrica e LED sono alla base della tecnologia Li-Fi. È facile comprenderne i vantaggi in termini di diffusione, risparmio energetico, contenimento dei costi e sostenibilità. L’originale esperienza pilota dell’ASL Napoli 2 Nord segna la sperimentazione di questa nuova tecnologia, con il passaggio dal Wi-Fi all’Hi-Fi. Tale scelta è stata premiata a SMAU 2021 (Salone Internazionale Sistemi per l’Informatica), iniziativa tenutasi a Napoli il 16-17 dicembre e riservata a Start-up e Spin-off a carattere innovativo, dove l’ASL Napoli 2 Nord ha ricevuto il premio Innovazione (“Eccellenza Italiana modello di Innovazione per Imprese e Pubbliche Amministrazioni”) (Figure 4 e 5).
Figure 4 e 5 (“Premio Innovazione SMAU 2021”) Premiazione del Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord dr. Antonio d’Amore e dell’Ing. Salvatore Flaminio, Direttore dell’U.O. Tecnologie Informatiche ed Ingegneria Clinica
Tale strategia, promossa dall’ingegnere Salvatore Flaminio, condivisa con i clinici e sostenuta dalla lungimiranza della Direzione Strategica dell’ASL Na 2 Nord, è innovativa, perché ha come obiettivo il miglioramento delle modalità di comunicazione con l’utente ed è facilmente implementabile, non richiedendo una infrastrutturazione complessa. Il Li-Fi si colloca, a parere nostro, in un prossimo futuro, a buon diritto, come una tecnologia promettente, atta a sostenere lo sviluppo dell’IOT (acronimo di Internet of Things o Internet degli oggetti), paradigma tecnologico dall’enorme potenziale applicativo nei servizi e nei luoghi di cura.