Franco Cosmi, Rosario Brischetto
L’importanza del metodo scientifico costituisce il filo conduttore di questa nuova opera di Franco Cosmi e Rosario Brischetto, cardiologo e internista ospedalieri. Nelle oltre 200 pagine di un testo di agevole lettura gli autori ci offrono un’approfondita descrizione della metodologia attraverso la quale in medicina è possibile produrre dati scientifici affidabili per assicurare le migliori cure ai pazienti. I destinatari del libro, come sottolineato nella prefazione di Aldo Maggioni, non sono solo i medici ma anche i comunicatori in ambito scientifico, gli studenti di medicina e il cittadinopaziente. Il sottotitolo del libro propone un accostamento ardito tra due protagonisti della scienza medica, Ippocrate e Silvio Garattini, nonostante separati da 25 secoli di storia. Ippocrate ha avuto il grande merito nel V secolo a.C. di avere dato l’avvio alla medicina scientifica che fino ad allora aveva un connotato prevalentemente filosofico e magico.
Garattini nei nostri giorni richiama costantemente l’importanza del metodo scientifico per la dimostrazione dell’efficacia dei farmaci, mettendo in guardia dal fascino illusorio delle medicine
alternative di non provata efficacia. Uno spazio importante del libro è dedicato alla comunicazione medico-paziente che deve essere basata sull’onestà dell’informazione scientifica, compresa quella delle incertezze che sono necessariamente insite nella scienza medica, ma non può fare a meno dell’empatia del medico che è stato dimostrato avere un impatto favorevole sull’aderenza terapeutica e l’efficacia delle cure. Franco Cosmi ha vissuto con passione una lunga carriera di cardiologo ospedaliero coniugando la competenza con la costante attenzione verso il malato. È stato anche un attivissimo ricercatore clinico e con la sua Cardiologia di Cortona ha partecipato a numerosi studi clinici, molti dei quali promossi dall’ANMCO, arruolando complessivamente oltre 2.500 pazienti in trial clinici randomizzati e studi osservazionali. Non a caso un capitolo importante del libro, ricco di utili riferimenti scientifici e normativi, è dedicato alla metodologia e all›etica della ricerca clinica con un focus sulla partecipazione del paziente alla sperimentazione clinica, che deve essere considerata un atto di grande civiltà e generosità nei confronti della comunità che potrà beneficiare dei risultati dei trial. Una particolare attenzione è dedicata alla comunicazione con il paziente nell’acquisizione del consenso informato che non può essere relegata a semplice atto burocratico. Nell’era della pandemia Covid-19 dalla quale stiamo faticosamente uscendo non poteva mancare uno spazio del libro dedicato alla comunicazione medicoscientifica rivolta ai cittadini. Durante l’emergenza sanitaria del Coronavirus abbiamo assistito ad un bombardamento incessante di informazioni con una comunicazione spesso contradittoria nei giornali, nei programmi televisivi e nel web che ha generato il fenomeno della “infodemia” alla quale spesso si è aggiunto quello della “iatrodemia” conseguente alla sovraesposizione mediatica dei medici e alle baruffe dei virologi nei talk show televisivi. “Imparare il metodo scientifico” è un libro assolutamente consigliabile per chi vuole approfondire la conoscenza della metodologia della scienza medica, le regole e l’etica della ricerca clinica e del rapporto medicopaziente. Per chi è interessato ad alcuni specifici contenuti di questo libro l’invito è quello di leggere due precedenti opere degli stessi autori: “Il Dottore e il paziente – Come ricreare il rapporto di fiducia che avevamo con il medico di una volta” e “Le 15 Medicine – Quale ci salverà”, entrambi accompagnati da una prefazione di Silvio Garattini e pubblicati sempre da Edizioni LSWR. Conoscendo la passione e le doti letterarie degli autori è probabile che in futuro ci offriranno nuovi interessanti contributi finalizzati alla promozione della buona medicina.