L’Area Emergenza Urgenza cambia nome?! … E diventa Area Cardiologia Intensiva e Interventistica

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L’Area Emergenza Urgenza cambia nome?! … E diventa Area Cardiologia Intensiva e Interventistica

Una nuova fase dell’area critica della cardiologia ospedaliera italiana

L’importanza di rivedere il ruolo centrale delle nostre UTIC anche nel nuovo panorama dell’area critica ridisegnato durante la pandemia COVID

Cari Soci, prima di tutto ringrazio il Consiglio Direttivo per la nomina a Coordinatore di questa prestigiosa Area dedicata al paziente cardiovascolare critico che ha visto negli anni l’alternarsi di Chairperson di altissimo livello scientifico e culturale che hanno lavorato per noi Soci in maniera straordinaria. L’Area cambia nome da Emergenza – Urgenza a Intensiva e Interventistica con due obiettivi molto importanti: rivedere in maniera profonda il ruolo dell’UTIC nell’Area Critica ospedaliera ridisegnata dai Rianimatori durante la pandemia Covid e come condividere il nostro lavoro con gli emodinamisti. Andiamo in ordine e mi spiego meglio anche perché da questi due punti si partirà nel programma dell’Area per i prossimi due anni. 1) L’UTIC ha già “cambiato” nome con il progressivo cambiamento della tipologia dei pazienti ricoverati sempre più clinicamente complessi, passando da terapia intensiva CORONARICA a CARDIOLOGICA anche se per molti di noi in buonafede e con “affetto” la parola UTIC ha continuato a significare “coronarie”. Inoltre permane una grande differenza tra le UTIC degli ospedali dotati di Cardiochirurgia (poche e fortunate) e le altre (tantissime e un po “sfigate”!) con una scarsa definizione del loro ruolo che determina uno scarso appealing sul decisore pubblico. Attualmente con l’esponenziale aumento dei posti di terapia intensiva generale per la pandemia e l’ovvio aumento della cronica carenza di infermieri dirottati nelle Rianimazioni, le UTIC rischiano di essere degradate a “subintensive” (rapporto di infermiere/pazienti da 1 ogni 2 a 1 ogni 4) come già successo in Lombardia. 2) Per quanto riguarda l’interventistica, attualmente centrale nella Cardiologia non solo in termini di “coronarie” ma anche di “valvole e altro”, è arrivato il momento di una collaborazione più strutturata, fatta di disponibilità reciproca e di messa in comune del know-how di altissimo livello, tra emodinamisti e intensivisti su pazienti critici e su pazienti che critici potrebbero diventarlo specialmente perché si andrà sempre di più verso una pressoché indipendenza dallo standby cardiochirurgico. Ho scelto da inserire nella squadra (Comitato di Coordinamento) di questo biennio Colleghi giovani pieni di entusiasmo e Colleghi più “navigati” ma ancora con lo stesso entusiasmo con cui cercheremo di portare a casa il “programma”.

Il Programma
E veniamo al programma che per il momento è in fase di rifinitura in Consiglio Direttivo. Il principale progetto è la stesura di un Documento dell’ANMCO Nazionale per il Ministero della Salute sulle Unità di Terapia Intensiva cardiologica (UTIC). Infatti in assenza di un documento ufficiale nazionale che definisca il ruolo, i requisiti, i livelli di complessità e le interazioni tra terapia intensive “hub” e “spoke” (sistema di rete) si propone di scrivere a cura dell’Area Intensiva ed Interventistica un documento ANMCO nazionale per il decisore pubblico nazionale anche in relazione alla Proposta di aggiornamento del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n.70 – Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” che sostanzialmente sta rivedendo l’organizzazione dell’assistenza sanitaria in Italia. L’ANMCO dovrebbe proporre “secondo ANMCO” gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi delle UTIC che potremmo anche chiamare con un nuovo nome, quale quello utilizzato in alcune realtà in Italia, di UCIC (Unità Cure Intensive Cardiologiche) a sottolineare il momento di cambiamento verso un nuovo modello organizzativo.

L’attività scientifica
Per quanto riguarda l’attività scientifica dell’Area vorrei proporre un Registro Nazionale delle UTIC la cui iniziale stesura ho realizzato in collaborazione con il dott. Stefano Savonitto e che spero veda la Fondazione Italiana per la lotta alle malattie Cardiovascolari-Heart Care Foundation Onlus (HCF) e il Centro Studi coinvolti in prima persona dal titolo “Il trattamento dell’infarto miocardico acuto nelle “aree remote” in Italia: un Registro nazionale condotto da ANMCO – Area Intensiva ed interventistica”.

L’attività formativa
Parlando invece di attività formativa proporrò nell’ambito del prossimo Congresso Nazionale due incontri con tipologia “How-to: tips and tricks”:
1) terapia sostitutiva renale;
2) il monitoraggio emodinamico funzionale e ecografia.

Vorrei poi tornare a “rivederci” con due incontri residenziali ripetuti in maniera identica in tre sedi facilmente raggiungibili al Nord al Centro e al Sud con una mattina con presentazioni frontali e una parte pomeridiana pratica con il simulatore:
1) la ventilazione non invasiva;
2) il monitoraggio semi-invasivo.

L’attività editoriale
Per l’attività editoriale due Position Paper:
1) il primo proposto dal Co – Chairperson, Dott. Fortunato Scotto di Uccio in collaborazione con l’Area CardioImaging e l’Area CardioChirugia dal titolo: Valvuloplastica aortica in emergenza urgenza nei centri non TAVI;
2) il secondo Position Paper dal titolo Emodinamica e UTIC nel 2023: gestire “insieme” Intensivista e Emodinamista l’attività interventistica (coronarie e strutturale) prima durante e dopo le procedure.
Infine iniziare a pensarci … e scrivere un articolo in collaborazione con il relativo Gruppo di Studio sull’Intelligenza Artificiale dal titolo: il futuro o presente dell’AI in UTIC.

La comunicazione
Per la comunicazione, a me molto cara, spero di poter utilizzare i mezzi attuali (social e non solo!) per poterci incontrare scambiandoci pareri e condividendo il nostro quotidiano lavoro in UTIC. Se poi qualcuno si sente di poter dare consigli o suggerimenti sarò ben felice di considerarli. Nel prossimo numero di “Cardiologia negli Ospedali” vi terremo aggiornati sul cronoprogramma e cercheremo di essere più precisi sui prossimi appuntamenti. Concludo con una citazione: «Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato» (J.R.R. Tolkien) e mi auguro e auguro a tutti un grosso “in bocca al lupo” per questo biennio perché poi alla fine i nostri obiettivi come Associazione siamo noi Soci e il futuro della Cardiologia italiana. Buon lavoro a tutti e iscrivetevi all’Area di Cardiologia Intensiva e Interventistica scaricando il modulo sul Sito ANMCO.

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