Nelle pagine di Cardiologia negli Ospedali la memoria storica dell’ANMCO

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Nelle pagine di Cardiologia negli Ospedali la memoria storica dell’ANMCO

Parte prima: 1964-1970

“La Nascita, l’Organizzazione, la Connotazione Sindacale e quella Scientifica, il Giornale Italiano di Cardiologia”
Verso la fine del marzo 1963, dall’esame dei comuni problemi di vita e di funzionamento dei servizi cardiologici ospedalieri, fu prospettata da G.A. Feruglio, E. Bellini e V. Cuzzato la necessità di organizzare tutti i cardiologi ospedalieri prestanti la loro opera in istituzioni cardiologiche a fisionomia centralizzata ed autonoma in una associazione sindacale di tipo nazionale. A tale scopo fu convocata una prima riunione, che si tenne a Venezia, presso il Servizio di Cardiologia degli Ospedali Riuniti, il 25 aprile 1963”.

Così inizia l’articolo “A.N.M.C.O. – ANNO 1 (Storia di un’Associazione)” a firma di E. Bellini, pubblicato sul N.1 di “Cardiologia negli Ospedali” (Bollettino N. 1, pagine 5-6).
Così inizia la storia dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri.
Da una piccola ancella laboratoristica della medicina interna, la cardiologia è oggi divenuta una grande specialità clinica ed è senza dubbio, delle branche della medicina – e della chirurgia – quella il cui sviluppo è stato più rapido e più ampio negli ultimi decenni”
“Non sempre tuttavia a questo stato di fatto corrisponde un adeguato riconoscimento in sede ufficiale. Lo scopo dell’Associazione ha come compito specifico la valorizzazione del nostro ruolo negli ospedali.”

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Bollettino 1, pagina 5
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Bollettino 1, pagina 6

Lettera del Presidente, V. Puddu (Bollettino N. 1, pagina 1).
Abbiamo, è vero, importanti rivendicazioni economiche da far valere poiché molti di noi, da troppi anni, fanno beneficenza delle loro prestazioni specialistiche negli ospedali e nei centri sociali. Vogliamo, è vero, partecipare all’acceso dibattito in corso sulla riorganizzazione della vita ospedaliera. Ma il nostro traguardo è più in alto. Noi vogliamo che la cardiologia moderna con tutte le sue conquiste (popolari perfino ai profani), con le sue grandi responsabilità (le malattie cardiovascolari sono al primo posto fra le cause di morte e di invalidità) e con tutta la sua dignità di autentica specializzazione (consacrata da centinaia di scuole universitarie, di cattedre e di istituti cardiologici in tutto il mondo) entri a far parte integrale dell’organizzazione sanitaria dei nostri ospedali”

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Bollettino 1, pagina 1

Il traguardo, G.A. Feruglio (Bollettino N. 1, pagine 4-5 ).
Questi primi articoli fotografano il contesto concettuale e organizzativo in cui viene presa l’iniziativa. 
Grazie al dinamismo del Gruppo Direttivo, i Cardiologi “si inseriscono in pieno nell’organizzazione ospedaliera e nella lotta sindacale, puntano al “riconoscimento ufficiale della cardiologia negli ospedali” e, sul piano retributivo, lo ottengono di fatto con il decreto del Ministro Mariotti (9 febbraio 1965).

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Bollettino 1, pagina 4

Si sviluppano attività organizzative (il 5 marzo 1967, a Roma, la “Prima Giornata di Studio dedicata alla Cardiologia Ospedaliera”).
Si creano attività culturali (nel settembre 1967, all’Ospedale Maggiore di Milano il “Corso Superiore di Aggiornamento sulle Cardiopatie Congenite”; un “Simposio sull’Elettronica in Cardiologia” nell’aprile del 1968 all’Ospedale S. Camilo de Lellis, a Roma):
Il 20 e 21 marzo 1970 si tiene “il primo congresso scientifico ANMCO a Venezia” (Bollettino N. 9, pagine 1 e 4 ).

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Bollettino 9, pagina 1
Bollettino 9 pagina 4
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Nello stesso anno “L’A.N.M.C.O. ha il suo emblema” (Bollettino N. 9, pagina 5) e, nel mese di novembre, si tiene al Palazzo dei Congressi di Firenze l’Assemblea Generale, nel corso della quale vengono analizzati gli sviluppi organizzativi, viene creato il Consiglio Nazionale, viene potenziato il programma scientifico con la decisione di organizzare il Secondo Congresso Scientifico Nazionale a Roma, “Nasce il Giornale Italiano di Cardiologia” (Bollettino N. 10, pagine 1 – 5).

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