Area CardiOncologia: quando la realtà supera la fantasia

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Area CardiOncologia: quando la realtà supera la fantasia

«La fantasia umana è immensamente più povera della realtà» (Cesare Pavese)

In un’intervista rilasciata di recente, Thomas G. Neilan, Direttore del programma di cardioncologia al Boston General Hospital, ha dichiarato: «Ho avuto conversazioni con cardiologi che hanno dichiarato di non essere sicuri di sapere cosa sia realmente la cardioncologia». Con questa citazione la Task Force di CardiOncologia presentava il suo primo articolo su “Cardiologia negli Ospedali” nel numero 227 (gennaio – febbraio 2019). L’immagine di copertina era in bianco e nero con una luce abbagliante sullo sfondo, la foto di Ondina Valla che vinceva la sua corsa ad ostacoli nelle Olimpiadi del 1936, una citazione profetica nella chiusura dell’articolo «Allora io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato» (Fil 2, 16). Ogni elemento è stato intriso di significati e di verità (Figure 1, 2).

Figura 1
Figura 2 – Ondina alle Olimpiadi di Berlino del 1936, nella finale degli 80 metri ostacoli che le valse la medaglia d’oro

Sono trascorsi solo tre anni da allora e la cardioncologia (CO) è cresciuta in modo esponenziale venendo attualmente rappresentata in ogni congresso nazionale e internazionale di cardiologia. Ci sono attualmente due riviste dedicate: il Cardio – Oncology Journal, JACC CardioOncology e altre riviste incorporano sezioni dedicate alla CO. Un recente lavoro di Herrmann1 ha fotografato l’attività prodotta in questa disciplina negli anni 2020 – 2021: una messe di Documenti di Consenso e Position Paper frutto della collaborazione delle più autorevoli Società Scientifiche, nuovi Registri, nuovi Studi di Ricerca sulla cardiotossicità e sulle tossicità vascolari, sulla gestione delle aritmie, delle valvulopatie e dei versamenti pericardici (Figura 3).

Figura 3

Tutto il mondo della cardiologia è stato intercettato e in qualche modo interrogato. Di particolare rilievo sono stati il Paper congiunto dell’Heart Failure Association (HFA) con l’International Cardio – Oncology Society (IC – OS), sulla valutazione del rischio cardiovascolare2, il Position Paper dell’HFA Cardio – Oncology Study Group, in collaborazione con l’ESC Council of Cardio – Oncology, sul ruolo dell’imaging cardiaco e dei biomarcatori cardiaci, nella valutazione del rischio, nel monitoraggio e nel follow – up dei pazienti oncologici3-4, il Position Paper dell’Acute CardioVascular Care Association in collaborazione con l’ESC Council of Cardio – Oncology sulla gestione delle emergenze cardiovascolari nei pazienti oncologici5, lo statement dell’AHA per la prevenzione e gestione delle aritmie e delle disautonomie in Cardioncologia6. I dati pubblicati del Registro CardioTox7 hanno consentito una nuova classificazione delle forme di cardiotossicità in lievi, moderate e severe, dimostrando che la maggior parte sono di grado lieve e che solo le forme gravi hanno un impatto prognostico significativo. Sono inoltre stati pubblicati i risultati dello Studio SUCCOUR (Strain Surveillance of Chemotherapy for improving Cardiovascular Outcomes) che aveva il compito, purtroppo disatteso, di dare una parola definitiva al ruolo dello strain nella identificazione precoce della cardiotossicità8. Infine sono emersi nuovi dati sulla cardiotossicità indotta da immunoterapia che ha rivelato essere causa non solo di miocarditi e cardiomiopatie ma anche di eventi cardiovascolari aterosclerotici. L’ultima eccitante frontiera della cardioncologia è rappresentata dalla cosiddetta “reverse cardio – oncology” che esplora gli effetti della malattie cardiovascolari sulla patogenesi del cancro. In questo vero e proprio boom la Task Force CardiOncologia ANMCO non è stata a guardare ma si è dedicata ad un’attività editoriale senza sosta. Ha raccolto mediante una Survey i dati provenienti dalle attività degli ambulatori diffusi in tutto il territorio nazionale e ha presentato questo “ritratto” a livello internazionale9. Ha diffuso la cardioncologia mediante Corsi di Clinical Competence, pubblicazioni sul Sito WEB di algoritmi di pratica clinica che sono divenuti una guida preziosa per tanti colleghi. Ha attivamente collaborato con l’AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici) nella pubblicazione delle Linee Guida di cardioncologia e delle Linee Guida sul tromboembolismo venoso (TEV). L’avvento della pandemia COVID non è stato frenante ma ha anzi evidenziato in modo formidabile le insospettabili affinità elettive tra cardioncologia e COVID-19 e il “CO & CO” e divenuto un meme, con il risultato di un Position Paper sul GIC e sull’Eur Heart J Suppl. 2021. Così in questi anni abbiamo vissuto in ANMCO la cardioncologia e l’abbiamo costantemente raccontata in questa prestigiosa rivista: dalla piccola creatura chiamata a “correre in una corsa ad ostacoli”, alle floride fanciulle che hanno l’entusiasmo di “aver imparato a danzare” (Figura 4) e alla fine un invito a tutti, pazienti e cardioncologi, a imparare a correre (Figura 5).

Figura 4
Figura 5

Una nascita e una crescita frutto di timori, di fremita attesa, di entusiasmo in cui l’ANMCO è stata figura presente, rassicurante e operosa. Con la nascita dell’Area CardiOncologia viene alla mente un libro per bambini scritto nel 1947 da Ruth Krauss dal titolo “Una storia che cresce” che racconta la crescita di un bambino nello scorrere del tempo, nel mutare delle stagioni e della natura che lo circonda (Figura 6).

Figura 5

Nella storia echeggia insistente una domanda rivolta alla mamma: “Io sto crescendo?”. In essa si racchiude l’entusiasmo del diventare grandi, l’impazienza dell’attesa, la frustrazione per ciò che sembra accadere ma non si riesce a vedere, il confronto con il mondo circostante che sembra cambiare in fretta. L’Area CardiOncologia è il frutto di tutto questo, impreziosito dalla linfa di eccellenti giovani Cardiologi e dall’esperienza dei “diversamente” giovani. Tutta questa splendida storia è stata possibile grazie all’entusiasmo di tutti coloro che ci hanno accompagnato fino ad oggi.

«Sapete da dove viene questa parola: entusiasmo? Viene dal greco e vuol dire “avere qualcosa di Dio dentro” o “essere dentro Dio”. L’entusiasmo, quando è sano, dimostra questo: che uno ha dentro qualcosa di Dio e lo esprime gioiosamente». (Papa Francesco)

Bibliografia

  1. Herrmann J, López-Fernández T, R Lyon AR Year in cardiovascular medicine: cardiooncology 2020-21 Eur Heart J. 2022 Jan 3;ehab891. doi: 10.1093/eurheartj/ehab891
  2. Lyon AR, Dent S, Stanway S, Earl H, Brezden-Masley C, Cohen-Solal A, et al. Baseline cardiovascular risk assessment in cancer patients scheduled to receive cardiotoxic cancer therapies: a position statement and new risk assessment tools from the Cardio-Oncology Study Group of the Heart Failure Association of the European Society of Cardiology in collaboration with the International Cardio-Oncology Society. Eur J Heart Fail 2020;22:1945–1960.
  3. Celutkiene J, Pudil R, Lopez-Fernandez T, Grapsa J, Nihoyannopoulos P, Bergler- Klein J, et al. Role of cardiovascular imaging in cancer patients receiving cardiotoxic therapies: a position statement on behalf of the Heart Failure Association (HFA), the European Association of Cardiovascular Imaging (EACVI) and the Cardio- Oncology Council of the European Society of Cardiology (ESC). Eur J Heart Fail 2020;22:1504–1524
  4. Pudil R, Mueller C, Celutkiene J, Henriksen PA, Lenihan D, Dent S, et al. Role of serum biomarkers in cancer patients receiving cardiotoxic cancer therapies: a position statement from the Cardio-Oncology Study Group of the Heart Failure Association and the Cardio-Oncology Council of the European Society of Cardiology. Eur J Heart Fail 2020;22:1966–1983.
  5. Gevaert SA, Halvorsen S, Sinnaeve PR, Sambola A, Gulati G, Lancellotti P, et al.Evaluation and management of cancer patients presenting with acute cardiovascular disease: a Consensus Document of the Acute CardioVascular Care (ACVC) association and the ESC council of Cardio-Oncology-Part 1: acute coronary syndromes and acute pericardial diseases. Eur Heart J Acute Cardiovasc Care 2021;10:947–959.
  6. Fradley MG, Beckie TM, Brown SA, Cheng RK, Dent SF, Nohria A, et al. Recognition, prevention, and management of arrhythmias and autonomic disorders in cardio-oncology: a scientific statement from the American Heart Association. Circulation 2021;144:e41–e55A
  7. López-Sendón J, Álvarez-Ortega C, Zamora Auñon P, Buño Soto A, Lyon AR, Farmakis D, et al. Classification, prevalence, and outcomes of anticancer therapyinduced cardiotoxicity: the CARDIOTOX registry. Eur Heart J 2020;41: 1720–1729
  8. Thavendiranathan P, Negishi T, Somerset E, Negishi K, Penicka M, Lemieux J, et al.Strain-guided management of potentially cardiotoxic cancer therapy. J Am Coll Cardiol 2021;77:392–401
  9. Canale ML, Turazza F, Lestuzzi C, Parrini I, Camerini A, Russo G, Colivicchi F, Gabrielli D, Gulizia MM, Oliva S, Tarantini L, Maurea N, Rigacci L, Petrolati S, Casolo G, Bisceglia I. Portrait of Italian Cardio-Oncology: Results of a Nationwide Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) Survey. Front Cardiovasc Med. 2021 Jun 16;8:677544. doi: 10.3389/ fcvm.2021.677544. eCollection 2021. PMID: 34222373
  10. Bisceglia I, Gabrielli D, Canale ML, Gallucci G, Parrini I, Turazza FM, Russo G, Maurea N, Quagliariello V, Lestuzzi C, Oliva S, Di Fusco SA, Lucà F, Tarantini L, Trambaiolo P, Gulizia MM, Colivicchi F. ANMCO POSITION PAPER: cardiooncology in the COVID era (CO and CO). Eur Heart J Suppl. 2021 Aug 26;23(Suppl C):C128-C153. doi: 10.1093/eurheartj/ suab067. eCollection 2021 Aug.

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