Ipertensione Arteriosa: cosa portare a tavola secondo le ultime linee guida ESC?

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Ipertensione Arteriosa: cosa portare a tavola secondo le ultime linee guida ESC?

Il trattamento e la prevenzione dell’ipertensione partono dalla corretta alimentazione

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L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, e la sua gestione richiede un approccio integrato che includa sia interventi farmacologici che non farmacologici. Le più recenti linee guida ESC del 2024 sottolineano l’importanza di cambiamenti nello stile di vita, con un focus particolare su una dieta equilibrata, che svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e gestione dell’ipertensione. Il cambiamento della dieta può ridurre la pressione sanguigna di circa 5-10 mmHg nei pazienti ipertesi e può prevenire lo sviluppo di ipertensione nelle persone normotese.

1. Riduzione del Sodio
Una delle raccomandazioni più importanti delle linee guida è la riduzione dell’apporto di sodio. L’eccessivo consumo di sale è fortemente associato all’aumento della pressione arteriosa e a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Le linee guida ESC suggeriscono una restrizione dell’assunzione di sodio a massimo 2 grammi (equivalente a 5 g di sodio cloruro ovvero a circa 2 cucchiaini da tè) al giorno. Le donne sembrano essere più sensibili al sodio rispetto agli uomini e potrebbero avere maggiori benefici alla limitazione dietetica del sodio.
Suggerimenti pratici:

  • Limitare il consumo di alimenti trasformati: Molti alimenti trasformati, come snack, piatti pronti e insaccati, contengono elevate quantità di sale.
  • Cucinare con spezie alternative: Usare erbe aromatiche e spezie come alternativa al sale per migliorare il gusto dei cibi senza aumentare l’apporto di sodio.
  • Controllare le etichette alimentari: Optare per prodotti a basso contenuto di sale e preferire prodotti freschi rispetto a quelli confezionati.

2. Aumento del Potassio
L’aumento dell’assunzione di potassio è un altro punto chiave per la gestione dell’ipertensione. Il potassio ha un effetto protettivo sulla pressione arteriosa, contrastando gli effetti del sodio e contribuendo al rilassamento delle pareti vascolari. E’ pero necessario considerare il rischio di iperpotassiemia associato alla presenza di malattia renale cronica, nei quali pertanto un eccessivo consumo di alimenti ricchi di potassio.
Suggerimenti pratici:

    • Sostituzione del sale a base di solo sodio con sali arricchiti di potassio (75% di cloruro di sodio e 25% dicloruro di potassio).
    • Consumare frutta e verdura ricca di potassio: Banane, arance, patate, spinaci e avocado sono alimenti particolarmente ricchi di potassio.
    • Aumentare l’assunzione di legumi e frutta secca: Fagioli, lenticchie e noci sono ottime fonti di potassio.

    3. Dieta DASH
    La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) è uno dei modelli alimentari più raccomandati per la gestione dell’ipertensione. Si basa su un elevato consumo di frutta, verdura, cereali integrali e latticini a basso contenuto di grassi, e una riduzione di grassi saturi e zuccheri aggiunti.
    Principi della dieta DASH:

    • Frutta e verdura: Almeno 4-5 porzioni al giorno di ciascuna.
    • Latticini a basso contenuto di grassi: 2-3 porzioni al giorno.
    • Proteine magre: Limitare il consumo di carne rossa e preferire carni magre, pesce, legumi e frutta secca.
    • Cereali integrali: Incrementare l’assunzione di cereali integrali come orzo, avena, quinoa e riso integrale.

    4. Riduzione degli zuccheri aggiunti e limitazione di bevande zuccherate
    L’eccessivo apporto di zuccheri è comporta un aumento del rischio di ipertensione e di eventi cardiovascolari. Il consumo sia di bevande zuccherate che di bevande dolcificate artificialmente è stato dimostrato essere associato a un aumento del rischio di coronaropatia e della mortalità per tutte le cause. Nei bambini e negli adolescenti, l’assunzione di bevande zuccherate si associa a valori più elevati di pressione arteriosa e a un rischio maggiore di sviluppare ipertensione. Pertanto, il consumo di zuccheri semplici e bevande zuccherate va limitato e complessivamente non dovrebbe contribuire a più del 10% dell’introito calorico giornaliero.

    5. Riduzione dell’alcol
    Il consumo di alcol in quantità eccessive può aumentare la pressione arteriosa. Le linee guida consigliano di evitare l’assunzione di alcol e, in ogni caso, di non superare i 100 g di alcol alla settimana (una bevanda standard corrisponde a 8-14 g/alcol).

    6. Caffè, tè, bevande energetiche
    Il consumo di caffè e tè è stato oggetto di dibattito in relazione al possibile impatto sulla pressione arteriosa. Le linee guida sottolineano che il consumo moderato di caffè e tè (fino a 3 tazze al giorno) non è associato a un aumento del rischio di ipertensione nelle persone sane. Al contrario, le bevande energetiche con alte concentrazioni di ingredienti come la taurina e la caffeina aumentano la pressione sanguigna e possono portare a complicazioni cardiovascolari acute o croniche e vanno, pertanto, evitate.

    Controllo del peso corporeo
    Il sovrappeso e l’obesità sono fortemente correlati all’ipertensione arteriosa. La riduzione del peso corporeo, anche di soli 5 kg è associata a riduzione della pressione (circa 4.4 mmHg sistolica e circa 3.6 mmHg diastolica)
    Suggerimenti pratici:

    • Adottare una dieta ipocalorica equilibrata: Ridurre l’apporto calorico totale per ottenere una graduale perdita di peso.
    • Attività fisica regolare: Combinare la dieta con l’esercizio fisico regolare per massimizzare i benefici.

      Conclusione
      La gestione dell’ipertensione arteriosa richiede un approccio multidisciplinare che includa modifiche dello stile di vita oltre ad interventi farmacologici. Un’alimentazione sana, come parte di uno stile di vita equilibrato, è essenziale per prevenire e trattare l’ipertensione. Le linee guida ESC del 2024 sottolineano l’importanza di adottare una dieta a basso contenuto di sodio, ricca di potassio e fibre, ispirata al modello DASH, per migliorare la salute cardiovascolare e ridurre la pressione arteriosa.

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