Lipids in Rome 2024

HomeDal Direttivo

Lipids in Rome 2024

Un evento per condividere le più recenti conoscenze sul ruolo delle dislipidemie nell’aterosclerosi e i trattamenti più innovativi

Giunto alla sua seconda edizione, Lipids in Rome, evento formativo nazionale ANMCO ideato nel 2023 dall’allora Presidente Furio Colivicchi, ha riunito il 22 e 23 Marzo a Roma esperti provenienti da tutta Italia con l’intento di condividere le più recenti conoscenze sul ruolo delle dislipidemie nell’aterosclerosi e nelle malattie ad essa correlata e sui trattamenti più innovativi già disponibili e in via di sviluppo. I responsabili scientifici, Fabrizio Oliva, Presidente ANMCO, e Furio Colivicchi, Past President ANMCO, hanno confezionato un programma ricco di spunti di attualità che hanno destato grande interesse ed avuto eco sulla stampa del web diffusa anche attraverso i Social Media. Anche quest’anno Lipids in Rome è stato realizzato in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA) e l’endorsement dell’American College of Cardiology Italy Chapter. La prima giornata congressuale si è aperta con uno sguardo verso il prossimo futuro. L’attenzione è stata focalizzata sulla lipoproteina(a) come fattore di rischio aterosclerotico e obiettivo terapeutico di agenti farmacologici in via di sviluppo. Con uno sguardo rivolto alla ricerca scientifica attualmente in campo, la discussione è stata poi incentrata all’angiopoietina 3, una proteina la cui mutazione è associata ad un profilo lipidico particolarmente favorevole dal punto di vista clinico con un ridotto rischio di eventi cardiovascolari. Sulla base di queste premesse sono in corso studi per lo sviluppo di interventi farmacologici volti ad inibire questa proteina. Infine, proiettati ancora verso il futuro si è parlato di gene-editing e del possibile ruolo nella gestione del rischio cardiovascolare associato alle dislipidemie. La successiva sessione è stata dedicata ad un agente ipolipemizzante aggiunto più di recente all’ armamentario dei trattamenti per ridurre il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL): l’acido bempedoico. Si tratta di un farmaco a somministrazione orale che inibisce la sintesi del colesterolo esclusivamente a livello epatico. Sono stati riportati i principali risultati degli studi clinici e illustrato il posizionamento terapeutico nella pratica clinica.

È stato sottolineato come, per il favorevole rapporto costo/efficacia, rappresenti un’opzione terapeutica particolarmente utile nei pazienti che non riescono a raggiungere il target terapeutico con il trattamento statinico alla massima dose tollerata e l’ezetimibe. A seguire l’attenzione è stata tutta focalizzata sull’inibizione di PCSK9, dal ruolo dei siRNA (small interfering RNA), alle certezze acquisite in merito agli anticorpi monoclonali disponibili in commercio da poco meno di dieci anni, senza tralasciare di discutere della possibilità di interventi terapeutici con inibitori orali di PCSK9. La prima giornata si è conclusa con una lettura che ha messo sotto i riflettori la recente approvazione dell’uso di PCSK9 inibitori a somministrazione mensile. All’apertura della seconda giornata l’attenzione è stata rivolta all’impiego della terapia di combinazione statina-ezetimibe, raccomandata come opzione di prima linea nei pazienti a più alto rischio. È stata poi la volta di un argomento ancora molto dibattuto, ovvero la gestione dell’ipercolesterolemia in prevenzione primaria. Maggiori certezze e raccomandazioni concrete sono state date nel corso della presentazione dedicata alla gestione dell’ipercolesterolemia dopo una sindrome coronarica acuta. Una lettura è stata poi dedicata all’impiego di inclisiran nel paziente con recente infarto acuto del miocardio. Nella sessione dedicata all’aterosclerosi oltre l’LDL si è parlato di infiammazione ed immunità, facendo riferimento anche al possibile ruolo di trattamenti antinfiammatori come l’uso della colchicina. Altro aspetto discusso è il ruolo dei trigliceridi, come maker di rischio aterosclerotico e possibile obiettivo terapeutico per la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari. Anche la seconda giornata si è conclusa con una lettura, questa volta dedicata alla possibilità di ridurre in maniera rapida, intensiva, e consistente i livelli di C-LDL con evolocumab. Il messaggio conclusivo del Past President Colivicchi è stato focalizzato sull’importanza di interventi terapeutici precoci poiché, dopo un evento acuto, i pazienti trattati precocemente ed intensamente hanno un significativo beneficio clinico rispetto ai pazienti trattati più tardivamente, in termini di riduzione di eventi cardiovascolari, ed il beneficio persiste nel tempo. Globalmente i due giorni di lavori scientifici hanno visto una vivace discussione sui vecchi e nuovi target terapeutici e i vecchi e nuovi farmaci ipolipemizzanti. Per i tanti appassionati di queste tematiche Lipids by ANMCO è diventato l’appuntamento annuale di riferimento per rimanere aggiornati sulla gestione delle dislipidemie. Per il prossimo anno, l’appuntamento è a Firenze con Lipids in Florence 2025.

Autore