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Il numero della rivista di marzo/aprile è storicamente l’edizione che accompagna il Congresso Nazionale ed è donata a tutti i partecipanti. Il nostro carissimo Editor non poteva non dedicare il suo editoriale al fenomeno americano definito “Medical gaslighting” che spesso colpisce soprattutto il sesso femminile e che ci ricorda il Dott. Di Tano non bisogna mai sottovalutare… La copertina della rivista è dedicata all’Ospedale ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle strutture ospedaliere più moderne in Europa. Il Presidente della Fondazione per il Tuo cuore, Domenico Gabrielli, ci sintetizza le numerose attività portate a termine nell’ultimo biennio. Sono di notevole impatto e sempre rivolte ai nostri pazienti, come la Giornata del Cuore, le Cardiologie Aperte, la Banca del Cuore e il Truck Tour. Da sottolineare il successo mediatico che ha avuto la breve intervista sullo scompenso cardiaco del Presidente della Fondazione mandata su TikTok, che ha avuto in due giorni più di 110.000 visualizzazioni! L’evento “Lipids in Rome 2024” ha riscosso molto successo diventando l’appuntamento annuale di riferimento per rimanere aggiornati sulla gestione delle dislipidemie. Le Aree ci tengono sempre informati sulle loro numerose attività in particolare l’Area Aritmie ci sottolinea l’importanza della fibrillazione atriale subclinica, l’Area CardioGeriatria ci ricorda come la fragilità non sia di per sé una ragione sufficiente per rifiutare una determinata cura, ma piuttosto un mezzo per scegliere una cura personalizzata, mentre l’Area Cardiologia di Genere in collaborazione con l’Area Giovani ha affrontato un tema molto rilevante come quello del Gender Gap durante l’evento “Cuore di Donna”, organizzato dalla Fondazione per il Tuo cuore in collaborazione con l’ANMCO, svoltosi a Roma nella Sala Auditorium del Ministero della Salute. Inoltre l’Area CardiOncologia sottolinea come la multidisciplinarietà in oncologia sia la chiave del successo terapeutico. Da non dimenticare le iniziative online: la prima dell’Area Cardiorenale e Metabolica denominata “Six Minute Talking CaReMe”, in cui vengono discusse “pillole” di aggiornamento; la seconda dell’Area Giovani, ovvero i PODFast che ci aggiorneranno su recenti articoli di rilevanza scientifica. L’Area Nursing e Professioni Sanitarie affronta il tema del ruolo dell’Infermiere nel migliorare l’aderenza terapeutica nelle fasi post angioplastica coronarica. L’Area Prevenzione Cardiovascolare sottolinea l’importanza del counseling relativo all’attività fisica e la prescrizione della stessa che dovrebbe essere una componente centrale di tutti i programmi di prevenzione cardiovascolare. Infine, l’Area Management&Qualità riporta una interessante intervista ad Aldo Pietro Maggioni, Direttore del Centro Studi ANMCO. Giovanni Falsini e Pasquale Caldarola del Gruppo di Studio Responsabilità Professionale e Sicurezza delle Cure ricordano come la sicurezza del paziente è responsabilità morale e professionale degli operatori sanitari, rappresentando un campo in continua evoluzione, un articolo da leggere con molta attenzione. Frenetica è stata l’attività delle Regioni in particolare in questo numero della rivista sono state riportate quelle della Regione Lombardia, Sicilia, Piemonte e Valle d’Aosta. Riportato con dovizia di particolari l’ultimo incontro, che si è svolto tramite un Webinar Live, della serie “NSTEMI: Caduti nella Rete?” che fa parte del più ampio Progetto Regioni 3.0. Gian Luigi Nicolosi affronta lo “spinoso” problema delle liste di attesa, ricordando il silenzio assordante delle Istituzioni, sia nazionali che regionali, in tema di progettualità, riforme e visione strategica. Consigliamo inoltre di soffermarsi a leggere due interessanti articoli: il primo di Pasquale Caldarola ed Ennio Pisanò sul rischio aritmico del prolasso della mitrale, argomento affrontato in un recente congresso svoltosi a Bari, e il secondo di Mauro Giacca sull’utilizzo della clonazione somatica in medicina. Patrizio Sarto racconta la storia di un giovane paziente affetto da cardiomiopatia aritmogena ricordando che non possiamo limitarci a fare la diagnosi, definire la miglior terapia e poi “abbandonare” il paziente e la sua famiglia al loro destino. Infine, Stefania Renne e Pasquale Caldarola ricordano Antonio Butera recentemente scomparso, un collega innamorato del suo lavoro sempre capace di trasformare le difficoltà in opportunità. Cari Amici e Colleghi anche questo numero di “Cardiologia negli Ospedali” è molto articolato, ricco di spunti interessanti sia di carattere strettamente scientifico che di ordine culturale, e ve lo troverete nelle cartelle congressuali… vi aspettiamo dunque numerosi a Rimini!

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