È già stato detto, ma è bene sottolinearlo: la Cardiologia come la Medicina di Genere (MdG) non vuole essere una nuova specialità, ma una necessaria e doverosa dimensione interdisciplinare della medicina che ha come finalità lo studio dell’influenza del sesso e del genere su fisiologia, fisiopatologia e patologia umana, vale a dire su come si instaurano le patologie, quali sono i sintomi, come si fa prevenzione, diagnosi e terapia negli uomini e nelle donne. Un nuovo approccio metodologico capace di garantire a ogni persona la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”, per garantire la piena appropriatezza degli interventi, nel rispetto delle differenze di genere ormai rese evidenti dalla letteratura scientifica. È stata questa la premessa con cui la neo nata Area della Cardiologia di Genere ha basato il suo lavoro nel biennio 2022 – 2023, lavoro che ha permesso di portare a termine dei progetti formativi importanti quali due Webinar sulla “Cardiopatia ischemica e differenze di genere”, un “Focus su ansia e depressione nella patologia cardiovascolare” e ancora “Hot points in tema di cardiologia di genere: stratificazione del rischio cardiovascolare e nuove esperienze nel campo dell’approccio terapeutico”. Attiva la partecipazione su “Cardiologia negli Ospedali” ed importanti i lavori pubblicati sul Giornale Italiano di Cardiologia sia in collaborazione con altre Aree quali il “Position Paper ANMCO: Malattie cardiovascolari nella donna – prevenzione, diagnosi, terapia e organizzazione delle cure” e il Position Paper “Gender Discrepancy: It’s high time we used gender – based therapy and clinical pathways?”, che come contributo esclusivo “Cardiologia di genere: il punto su peculiarità cliniche e fisiopatologiche nelle donne nel long COVID”. Interessante è stata la creazione della Rubrica a cura dell’Area sul Sito Web dell’ANMCO “What women say”, in cui è e sarà possibile trovare “pillole” di Cardiologia di genere sotto forma di interviste, casi clinici e commenti ad articoli scientifici, che viene riconfermata anche in questo prossimo biennio 2024 – 2025 e a cui tutti gli iscritti ANMCO sono invitati a dare un contributo attivo.
Ma sappiamo che quando si parla di gender gap, non si può prescindere dall’occuparsi della leadership gap. A tale proposito è stata promossa una Survey tra le iscritte ANMCO sul “Ruolo della donna cardiologo” che ha evidenziato risultati in linea con ricognizioni simili svolte nel recente passato da Associazioni Scientifiche o Sindacali nel mondo della medicina, ma anche in altri settori del mondo del lavoro come industria e finanza: scarsa presenza delle donne nei ruoli apicali (18.8%). Circa il 76% delle donne ANMCO si dicono soddisfatte del proprio lavoro, ma molto meno, circa il 55% della propria carriera. I campi di interesse delle Socie ANMCO sono ancora prevalentemente quelli “tradizionali”: scompenso cardiaco, ecocardiografia, molto meno rappresentato quello per le metodiche interventistiche e la cardiochirurgia per le note barriere che limitano l’inserimento delle donne in questi contesti. Gli obiettivi futuri che abbiamo insieme condiviso sono finalizzati a completare alcuni progetti in itinere ed a realizzarne molti altri.
Rifacendoci ai principi generali riportati nel “Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere” pubblicato dal Ministero della Salute nel 2019, il lavoro dell’Area si articolerà nel modo seguente:
- per il “principio dell’approccio interdisciplinare” sarà attiva la collaborazione con le altre Aree, in modo da valorizzare eventuali differenze di genere nelle diverse patologie cardiologiche ed in particolare siamo già sintonizzati con l’Area Management&Qualità, con l’Area CardioImaging e Area Epidemiologia Clinica per prossimi percorsi insieme; in tale ambito si auspica anche la collaborazione con altre Società Scientifiche (come la proposta già avanzata di un Documento di Consensus ANMCO/ AOGOI e l’identificazione di ambulatori a gestione congiunta ginecologi – cardiologi);
- per il “principio della promozione e sostegno della ricerca biomedica” contatteremo il Centro Studi ANMCO per elaborare i prossimi risultati di alcuni studi in corso, come il Bring UP HF ed il Bring UP Prevenzione, declinandoli sulla differenza di genere;
- per il “principio della promozione e sostegno dell’insegnamento della Cardiologia di Genere” saranno svolti eventi formativi (Webinar, FaD) diretti a tutto il personale medico e sanitario che saranno focalizzati sugli aspetti più attuali. Il nostro cronoprogramma ha individuato come primi appuntamenti: “Peculiarità degli aspetti fisiopatologici e della diagnostica strumentale nella patologia aortica della donna”; “MINOCA: fenotipi fisiopatologici e terapeutici”; “L’amiloidosi nel genere maschile”, “L’alfabetizzazione informatica: a che punto sono le donne?”;
- per il “principio della promozione e sostegno dell’informazione pubblica” saranno organizzate campagne educazionali in stretto rapporto con la “Fondazione per il Tuo cuore” per divulgare tra la popolazione il concetto di Cardiologia di Genere, al fine di fornire la consapevolezza che per la cardiopatia ischemica esistono dei fattori di rischio genere – specifici, ma soprattutto che i fattori di rischio tradizionali hanno un peso diverso nel genere femminile e nel genere maschile.
Insomma tanto già seminato e tanto lavoro da fare, ma l’entusiasmo non manca nel voler costruire quello che in campo economico viene descritto come la “leadership della cura”: le donne nelle organizzazioni esercitano il loro potere, o meglio assumono le loro responsabilità, sotto forma di servizio alle persone, con un metodo che antepone l’ascolto all’azione avendo come fine la cura dell’altro. Lo stesso entusiasmo sarà rivolto nell’ascoltare i suggerimenti derivanti dai cardiologi ANMCO al fine di infrangere anche questo “tetto di cristallo”, quello di identificare la nostra Area circoscritta al genere femminile. Un doveroso grazie a chi ha già dato il proprio prezioso contributo da chi intraprende questa nuova avventura. Buon lavoro a tutte noi.