La CardiOncologia va in RETE

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La CardiOncologia va in RETE

L’area di Cardioncologia rappresenta un’area neonata nella nuova riorganizzazione operata quest’anno dalla nostra associazione anche se rappresenta una specialità medica di pertinenza cardiologica da oltre un ventennio. Sotto la guida di Irma Bisceglia, cardiologa “diversamente giovane” (come ama definirsi) che da anni lavora in ambito cardiooncologico, circondata da consulenti con comprovata esperienza nel campo, come Fabio Turazza, Giuseppina Gallucci, Chiara Lestuzzi, l’area è formata da cardiologi che da anni si occupano attivamente di cardioncologia (la co chairperson Maria Laura Canale e Giulia Russo) nonché da giovanissimi quali Massimiliano Camilli, Damiana Fiscella, Andrea Paccone che hanno portato una ventata di stimoli in questa ‘sottospecialità’ della cardiologia. La cardioncologia è una disciplina che deve coniugare di continuo il vecchio e il nuovo e più di altre è in continuo divenire, visto l’avvento di nuovi farmaci che possono mostrare nuove cardiotossicità e richiede quindi una costante attenzione alle nuove terapie associata ad un assiduo confronto multidisciplinare con i colleghi che si occupano del paziente oncologico.

Nell’immaginario comune, tra i cardiologi non addetti ai lavori, la cardiotossicità da terapia oncologiche è prevalentemente quella legata a terapie con antracicline e con anticorpi monoclonali come il trastuzumab che si manifestano soprattutto come disfunzione ventricolare sinistra. Purtroppo però esistono molte ‘nuove’ tossicità che devono essere riconosciute anche precocemente per poter permettere al paziente di completare il ciclo terapeutico. Proprio per questo motivo l’Area di Cardioncologia è in fermento e sta presentando il proprio cronoprogramma per questo biennio. Il nostro compito e sogno è quello di formare una cultura in campo cardioncologico per tutti i colleghi Cardiologi, perché si sa che prima o poi ognuno di noi si troverà di fronte (magari durante un turno di guardia) con un paziente oncologico che sviluppa un problema cardiologico e sarà capitato di trovarsi in ‘imbarazzo’ non conoscendo farmaci oncologici somministrati e relative cardiotossicità.

Ed è proprio per questo motivo che per prima cosa stiamo cercando di creare una RETE di cardioncologia: non vuol dire per forza dover avere un collega specializzato o un ambulatorio dedicato, ma è sufficiente voler condividere insieme esperienze e dati. Quindi nei mesi scorsi è partito un questionario diretto a tutti i Primari delle Cardiologie d’Italia al fine di avere un’idea della dimensione del problema. Ovviamente avere una RETE vuol dire anche poter fare un certo tipo di ricerca di tipo prospettico osservazionale su temi che in campo oncologico sono di attualità quali il tromboembolismo venoso e lo scompenso cardiaco a FE ridotta. Parallelamente l’Area sta mettendo in piedi un insieme di FAD su tematiche attuali in oncologia quali lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, la cardiopatia ischemica, il tromboembolismo e valvulopatie.

Ultima nata come idea di FAD, ma non meno importante, è quella sulle ‘Innovazioni tecnologiche digitali’ applicate al campo oncologico in collaborazione con l’Area della cronicità cardiologica e l’Area Management sottolineando anche la nostra voglia di collaborare con le altre Aree nello spirito di associazione che è tipico dell’ANMCO. La fervente attività della nostra Area continua con una serie di iniziative anche editoriali sia attraverso la realizzazione di Position Paper sulla gestione dei lungosopravviventi in associazione con L’AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), sia attraverso delle review su argomenti ‘hot’ in Cardioncologia da poter pubblicare sia su riviste italiane che internazionali tra i quali meritano di essere citati un paper su oncologia e donne in fase di scrittura e Cardioncologia nel paziente geriatrico in collaborazione con l’Area di Cardiogeriatria. Inoltre saremo presenti nel sito Anmco rinnovato sia con ‘Latest news’ proponendo articoli di interesse cardioncologico pubblicati su riviste internazionali con un nostro commento e con casi clinici intriganti che verranno commentati da un esperto. Il nostro desiderio è quello di essere trasversali alle varie attività e con le altre Aree; non solo vorremmo invogliare i colleghi più giovani a considerare questa nuova disciplina, ma anche quelli che sono non più tanto giovani potrebbero appassionarsi alla Cardioncologia e condividere con noi questa nuova passione. ‘L’entusiasta è un infaticabile sognatore, un inventore di progetti, un creatore di strategie, che contagia gli altri con i suoi sogni’ (Alberoni), e noi tutti componenti dell’Area di Cardioncologia, entusiasti di questa possibilità, speriamo di riuscire a contagiarvi un po’ con i nostri progetti e le nostre idee.

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