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La nostra grande famiglia ANMCO è piena come sempre di iniziative e nuovi progetti. La rivista viene inaugurata da due importanti articoli, il primo dal nostro carissimo Presidente Fabrizio Oliva che ci presenta le nuove progettualità come il progetto EUROHEART, il BRING-UP e Eyeshot-2 ed il secondo dal nostro Presidente della Fondazione per il Tuo cuore, Domenico Gabrielli, che come sempre con estrema puntualità e precisione ci illustra le iniziative principali della nostra Fondazione, come l’accordo raggiunto con l’Arma dei Carabinieri a cui saranno dedicati dei posti durante il Truck Tour Banca del Cuore e la prestigiosa benemerenza del Rotary Club Paul Harris di cui la nostra Associazione è stata insignita. Dal Consiglio Direttivo il nostro collega Massimo Milli ci presenta le iniziative post pandemia sulla gestione dello scompenso cardiaco della USL Toscana Centro in collaborazione con la Regione Toscana, diverse iniziative meritevoli di una speciale attenzione. La Commssione del Sito ha voluto porre attenzione sulla importanza del Sito Web che è stato coordinato con molta professionalità come sempre dalla nostra cara Giuseppina Maura Francese che più volte ha intrapreso iniziative innovative. La sezione dedicata alle Aree anche questa volta è piena di informazioni sulla loro attività ormai diventata frenetica di cui siamo veramente tutti fieri. Le Aree rappresentano il motore della nostra Società da cui fioriscono sempre iniziative molto stimolanti. Leggere quindi le loro idee, i loro progetti ci arricchisce sempre e ci ricorda come la cardiologia sia una delle branche mediche che sempre di più evolve. Interessanti sono gli articoli delle Regioni che dettagliamene ci informano sulle iniziative più rilevanti che vengono portate avanti. In particolare la Regione Veneto ci riporta un evento di particolare interesse perché unico in Italia: il primo prelievo di cuore da donatore cadavere. La donazione di cuore da cadavere è una innovazione nel campo del Trapianto di cuore che ha portato a livello internazionale ad aumentare di circa il 30% il numero dei trapianti. Purtroppo nel nostro Paese l’accertamento di morte prevede una osservazione della durata di 20 minuti, periodo in cui l’elettrocardiogramma non deve registrare nessuna attività elettrica. Solo dopo questo periodo di osservazione è possibile riperfondere il cuore e successivamente, dopo averlo giudicato idoneo, espiantarlo. Nei paesi anglosassoni questo periodo di osservazione varia dai 3 ai 5 minuti periodo significativamente inferiore rispetto ai nostri 20 minuiti. Per la prima volta il gruppo di Padova coordinato dal Professore Gerosa con l’aiuto di una vera e propria “macchina da guerra”, in cui vari specialisti di più Ospedali Veneti hanno dato il loro contributo per raggiungere questo obiettivo esclusivo, ha dimostrato di poter recuperare un cuore dopo un arresto della durata di 20 minuti e trapiantarlo con successo. Siamo veramente fieri di questo magnifico risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione della rete cardiologica ospedaliera. In tema di traguardi impossibili consigliamo di leggere l’articolo della Dott.ssa Stefania Angela Di Fusco che ci racconta come è nata la celebre intervista al Premio Nobel della Medicina Gregg Semenza pubblicata sull’European Heart Journal. “Cardiologia negli Ospedali” è sempre molto sensibile alla storia della nostra cardiologia e della nostra Associazione, l’articolo del collega Sergio Pede ci ricorda il nostro passato ricco di traguardi e successi. La rivista termina con un bellissimo articolo del Dott. Domenico Miceli che ci racconta un aneddoto sul famoso Professore Antonio Clasi e ci ricorda come la clinica è sempre regina e ci deve sempre guidare nell’inquadrare e curare i nostri cari pazienti.

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