Un approfondimento mirato e puntuale
Video-interviste a esperti riconosciuti a livello internazionale in ambito di imaging, cardiomiopatie, valvulopatie e terapie dello SC
Fast&Curious è la nuova rubrica di video-pillole dell’Area Scompenso Cardiaco ANMCO nata per fornire aggiornamenti scientifici e rispondere a curiosità cliniche pertinenti la gestione del paziente con scompenso cardiaco (SC), in un format rapido e diretto. Nel corso dei vari appuntamenti, che saranno disponibili online sul sito web dell’ANMCO, i membri dell’Area intervisteranno di volta in volta esperti riconosciuti a livello internazionale in ambito di imaging, cardiomiopatie, valvulopatie, terapie farmacologiche e non farmacologiche dello SC.
La rubrica ha esordito con la pubblicazione di tre video-pillole. Nella prima video-pillola, intitolata “Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) nelle cardiomiopatie: quando e perché”, il Dott. Matteo Bianco intervista il Dott. Gianluca Pontone, Direttore del Dipartimento di Cardiologia Peri-operatoria e Imaging Cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino. Nel corso dell’intervista viene sottolineato il ruolo della RMN nella diagnosi eziologica delle cardiomiopatie ipertrofiche e nella stratificazione del rischio aritmico dei pazienti con cardiomiopatia dilatativa non ischemica. La caratterizzazione tissutale ottenuta con metodiche qualitative (edema, grasso, fibrosi) e quantitative (mapping) fornisce infatti importanti informazioni diagnostiche e prognostiche. In particolare, alcuni aspetti caratteristici della fibrosi (come il cosiddetto ring-like) possono suggerire una causa genetica (che deve essere sempre confermata da un test genetico) e conferiscono un rischio aumentato di morte aritmica. Pertanto, anche in accordo con quanto evidenziato dallo studio DERIVATE, coordinato proprio dal Dott. Pontone, l’utilizzo della RMN potrebbe evitare l’impianto di un defibrillatore automatico in pazienti con frazione di eiezione (FE) <35% che non presentino fibrosi e d’altra parte autorizzare l’impianto in pazienti con FE >35% ma con estesa fibrosi alla RMN.
L’utilizzo degli SGLT-2 inibitori nel setting del paziente con SC acuto è invece il tema dell’intervista del Dott. Mauro Gori al Presidente ANMCO, Dott. Fabrizio Oliva, registrata durante l’edizione 2024 del Congresso Nazionale a Rimini. Come sottolineato dal Dott. Oliva, i dati ad oggi disponibili evidenziano come l’uso di questi farmaci in tale setting sia sicuro, aiuti a decongestionare il paziente e possa essere perfino anticipato ai primissimi giorni di ricovero. Seguendo le raccomandazioni delle linee guida, secondo le quali i pazienti devono iniziare se possibile tutti i pilastri di trattamento dello SC durante la degenza, la facile implementazione degli SGLT2-i rappresenta un punto di forza di tale categoria di farmaci, sempre tenendo in considerazione il profilo di rischio del singolo paziente.
Nel terzo appuntamento la Dott.ssa Vittoria Rizzello intervista la Dott.ssa Marianna Adamo, membro della Task Force che ha prodotto le ultime Linee Guida della Società Europea sulla gestione del paziente con SC. L’intervista fornisce un up-date sull’edizione 2024 dell’Heart Failure Association Congress, tenutosi nel maggio scorso a Lisbona. La novità più rilevante è stata sicuramente la presentazione, contemporanea alla pubblicazione sul New England Journal of Medicine, dei risultati dello Studio SEQUOIAHCM che ha valutato l’efficacia di aficamten, un farmaco inibitore della miosina cardiaca, nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Aficamten ha dimostrato di avere un beneficio statisticamente significativo sul consumo di ossigeno e su altri marker di benessere fisico, rispetto al gruppo di controllo con placebo. Contrariamente a quanto osservato nel trial EXPLORER HCM per il mavacamten, la cui efficacia era inibita dalla concomitante terapia con betabloccanti, l’efficacia di aficamten sembrerebbe essere indipendente dalla terapia con betabloccanti e dalle varianti genetiche delle proteine sarcomeriche. I vantaggi di aficamten rispetto alla precedente molecola riguardano la flessibilità del dosaggio, che permette di costruire una terapia personalizzata per il paziente, ottimizzare l’efficacia e ridurre gli effetti collaterali. Aficamten ha inoltre una breve emivita, il che permette un controllo preciso del dosaggio e un adattamento in base alla risposta individuale del paziente.
Nel corso del congresso è stata inoltre presentata una sottoanalisi pre-specificata dello studio SELECT (Semaglutide Effects on Heart Disease and Stroke in Patients with Overweight or Obesity). La sotto-analisi dello studio SELECT ha valutato l’impatto prognostico di semaglutide 2.4 mg sottocute 1 volta a settimana nei pazienti con malattia cardiovascolare preesistente (pregresso IMA, ictus o malattia periferica) senza storia di diabete ma con storia di SC all’arruolamento e ha documentato un beneficio prognostico (riduzione di morte cardiovascolare e ospedalizzazioni per SC) non solo nei pazienti con SC a FE preservata, ma anche in quelli con FE ridotta. Questo dato è particolarmente importante perché, come sottolineato dalla Dott.ssa Adamo, potrebbe aprire le porte all’utilizzo di semaglutide nel paziente con SC a FE ridotta, specificatamente nel fenotipo con sovrappeso/obesità e precedenti cardiovascolari. Infine, i dati provenienti dal mondo reale hanno documentato come purtroppo sia i tempi della diagnosi che l’inizio della terapia nello SC a FE preservata sono ancora molto lunghi. Ciò sottolinea l’importanza di sensibilizzare non solo i cardiologi ospedalieri ma anche quelli territoriali e la medicina generale verso la diagnosi precoce e la necessità di vincere l’inerzia terapeutica. Nel corso dei prossimi mesi seguiranno ulteriori interviste che riguarderanno ad esempio la gestione della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva e l’ablazione della fibrillazione atriale nel paziente con SC. Ulteriori possibili interviste saranno scelte tra quelle proposte dagli iscritti all’Area che potranno così partecipare attivamente alle nostre attività formative. Iscriversi all’Area Scompenso Cardiaco è facile: basta entrare nel proprio profilo nel sito web ANMCO e selezionare, nella sessione Le Aree ANMCO, Area Scompenso Cardiaco. Ci auguriamo che questa nuova rubrica diventi per gli iscritti all’Area Scompenso Cardiaco e per tutti i Cardiologi ANMCO interessati allo SC un appuntamento fisso attraverso cui approfondire tematiche di interesse clinico e da cui ottenere dei tips and tricks da utilizzare nella pratica clinica quotidiana con l’obiettivo di migliorare la cura del paziente con SC.