Nelle pagine di “Cardiologia negli Ospedali” la memoria storica dell’ANMCO

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Nelle pagine di “Cardiologia negli Ospedali” la memoria storica dell’ANMCO

Parte quarta: 1984-1990

Sia l’attività organizzativa, sia quella culturale e scientifica dell’Associazione non si sviluppano in maniera organica sul territorio nazionale e regionale: “Più volte nelle precedenti assemblee congressuali era stata rilevata, soprattutto dai giovani soci, la scarsa partecipazione e la poca attenzione degli organi direttivi dell’ANMCO ai problemi ed alle attività delle sezioni regionali e dei presidi cardiologici periferici…” “Per questo il consiglio direttivo, …, ritenne opportuno elaborare un programma per riorganizzare e potenziare l’attività delle sezioni dando loro maggior peso e più autonomia nelle iniziative. Sono stati intrapresi nuovi e più ampi rapporti con i delegati regionali rendendoli partecipi delle scelte decisionali dell’associazione e riconoscendo ad essi il ruolo di veri “parlamentari” dell’ANMCO, ….”. In effetti: “Il successo che hanno riscosso i corsi sia a carattere ristretto che allargato organizzati in campo nazionale e regionale negli ultimi due anni, rappresenta un dato importante che deve indurci a preservare ed eventualmente a perfezionare tale formula”. “Il punto sull’ANMCO dopo quattro anni” – Antonio Lotto (Notiziario N. 53, gennaio-marzo 1984, pagina 1).
L’avanzamento organizzativo e culturale dell’Associazione viene potenziato dalla costituzione della Federazione Cardiologica Italiana: in coerenza con l’impegno assunto in occasione della Scissione dell’81-82, il 26 febbraio 1984 ANMCO e SIC sottoscrivono l’atto costitutivo di una Federazione delle due Associazioni. “Per immediata conseguenza di questo atto, la delegazione dei cardiologi italiani al congresso della Società Europea di Cardiologia nel prossimo luglio a Dusseldorf, sarà composta da due cardiologi della SIC e due dell’ANMCO, anticipando le formalità con le quali la stessa Società Europea dovrà accogliere nel suo seno come unica società italiana non più la SIC, ma la federazione, certamente più rappresentativa dei cardiologi italiani”. “Nasce la Federazione Cardiologica Italiana: un impegno mantenuto” – Pasquale Solinas (Notiziario N. 53, gennaio-marzo 1984, pagina 1).
L’Associazione si proietta nel futuro e, in occasione del Congresso Nazionale 1984 (il XV) organizza un Simposio sul “tema outsider del congresso: l’informatica in cardiologia”. “Cardiologia: il futuro si chiama informatica” (Notiziario N. 54, aprilegiugno 1984, pagina 3).


Notiziario n. 53, pagina 1

Notiziario n. 54, pagina 3

Rinnova l’impostazione del Congresso: “Con questo XVI Congresso l’ANMCO intende dare una nuova impostazione alla sua massima manifestazione culturale. Accanto alla presentazione dei contributi scientifici, prodotti dalle quasi 300 istituzioni cardiologiche italiane, ed oltre al tradizionale simposio di carattere organizzativo, si è voluto potenziare la componente didattica e di aggiornamento del nostro Congresso. In questa prospettiva si inquadrano le diverse sessioni incluse in ogni giornata del programma, quali le conferenze magistrali, i dibattiti pro e contro, la giornata del personale infermieristico e tecnico”. “Congresso e didattica. Una nuova impostazione culturale” Giorgio A. Feruglio (Notiziario N. 56, gennaio-marzo 1985, pagina 1).
Apre ai Cardiologi non ospedalieri: “L’Assemblea straordinaria dell’ANMCO, tenutasi a Milano il 14 settembre scorso, sarà verosimilmente ricordata come un momento importante nella vita dell’Associazione. Essa ha approvato a larghissima maggioranza la modifica dell’articolo 3 dello Statuto, quello che definisce il diritto di appartenenza all’ANMCO, fino ad ora riservato ai cardiologi degli ospedali, da ora esteso ai cardiologi che operano nel Servizio Sanitario Nazionale, al di fuori degli ospedali”. “I cardiologi delle USL associati agli Ospedalieri” (Notiziario N. 58, luglio-agostosettembre 1985, pagina 1).

Notiziario n. 56, pagina 1
Notiziario n. 58, pagina 1

Contribuisce in maniera concreta e determinante alla stesura del Piano Sanitario Nazionale con il documento “Criteri e Modelli Organizzativi in Cardiologia”: “È doveroso ricordare che in precedenza le malattie cardiovascolari non figuravano tra gli obiettivi prioritari di lotta del Piano Sanitario e che solo grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto dall’ANMCO l’evidenza epidemiologica si è imposta: così la lotta alle malattie cardiovascolari è entrata tra le “azioni programmate”, con destinazione di impegno organizzativo e di risorse finanziarie ad essa finalizzati”. “Criteri e modelli organizzativi in cardiologia. Le nuove proposte dell’ANMCO per il Piano Sanitario Nazionale” (Notiziario N. 61, luglio settembre 1986, pagina 1).
E intanto si impone all’attenzione del mondo della ricerca clinica internazionale con gli Studi GISSI: “Non si è ancora spenta l’eco dello studio GISSI, realizzato dall’ANMCO, il quale ha dimostrato in via definitiva l’utilità della trombolisi per via venosa nel ridurre in maniera significativa (fino al 50 % se attuata nella prima ora dall’esordio dei sintomi!) la mortalità per infarto acuto, che un altro dato, scaturito dall’analisi delle curve di sopravvivenza degli 11.705 pazienti randomizzati, è destinato a fare rapidamente il giro del mondo…. La consistente differenza in termini di mortalità riscontrata alla fine della terza settimana fra i pazienti trattati con streptochinasi e quelli non trattati, si mantiene pressoché inalterata a sei mesi e ad un anno. … Il destino dell’infartuato si decide nella fase più precoce della malattia!”. “I risultati del GISSI a 6 mesi e a un anno – confermati i vantaggi della trombolisi nell’infarto, anche a distanza – L’ANMCO si appresta ad attuare il GISSI 2” (Notiziario N. 62, ottobre-dicembre 1986, pagina 1).

Notiziario n. 61, pagina 3
Notiziario n. 62, pagina 1

Il 1987 è l’anno della definizione del ruolo, da una parte dell’Angioplastica Coronarica – “Il XVIII dell’ANMCO sarà forse ricordato come il Congresso sull’angioplastica coronarica, cioè quello in cui è stato affrontato per la prima volta in campo nazionale un discorso organico sul ruolo dell’angioplastica nel trattamento della cardiopatia ischemica” (“I simposi del congresso”, Notiziario N. 64, aprile-giugno 1987, pagine 3 e 4) – dall’altra della Prevenzione primaria della cardiopatia ischemica: “Il prof. Feruglio ha sottolineato il carattere peculiare della Conferenza, il cui obiettivo principale, ha detto: è quello di mettere in giusta luce quello che di certo è dato sapere in tema di prevenzione della cardiopatia ischemica e di preparare, con il più largo consenso possibile, un documento propositivo che serva da punto di riferimento per le iniziative nel settore e come base per l’avvio di un programma nazionale di prevenzione”. “Gettate le basi per un programma nazionale di prevenzione della cardiopatia ischemica. Successo della Conferenza promossa dall’ANMCO, con la partecipazione di associazioni medico-scientifiche, Ministeri, Assessorati regionali, organismi del volontariato” (Notiziario N. 66, ottobre-dicembre 1987, pagina 1).

Notiziario n. 64, pagina 3
Notiziario n. 64, pagina 4
Notiziario n. 66, pagina 1

Nello stesso anno, presso la Segreteria ANMCO viene reso disponibile per gli Associati il MEDALRS (Medical Literature Analysis Retrieval System): “… è un sistema costituito da un insieme di banche di dati, di interesse biomedico interrogabili in tempo reale e istituito dalla National Library of Medicine di Bethesda (Mariland). In questo sistema il file principale è costituito dal MEDLINE, …” (Notiziario N. 66, ottobre-dicembre 1987, pagina 5).
È anche l’anno in cui viene promossa un’indagine conoscitiva sulla situazione dell’Ecocardiografia nel territorio nazionale, i cui risultati vengono pubblicati nel marzo 1988 e dai quali risulta che “Il numero degli ecocardiografi (uno ogni 100.000 abitanti) pare coerente con quanto indicato dall’ANMCO nel documento “Criteri e modelli organizzativi in Cardiologia” sul quale l’ecocardiografia è considerata come di secondo livello. … Si ritiene che tale esame tenda a divenire un esame di riferimento primario, e che pertanto il numero degli ecocardiografi in dotazione alle strutture pubbliche sia insufficiente”. “L’ecocardiografia in Italia. Indagine della Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare” (Notiziario N. 67, gennaio-marzo 1988, pagina 3).

Notiziario n. 66, pagina 5
Notiziario n. 67, pagina 3

Le iniziative dell’Associazione si moltiplicano, sia a livello nazionale che regionale, e da ciò deriva la necessità di garantire “sinergia” e “confronto”; a questa necessità si ottempera con l’istituzione dei Comitati Consultivi Permanenti, che con tempestività ed efficacia portano “un importante contributo di idee”. “I comitati consultivi permanenti. Risultati, programmi, prospettive” (Notiziario N. 68, aprile-maggio 1988, pagine 2-3).
Cambia la sede dell’Associazione: “Sono felice di annunciare a tutti che abbiamo una nuova Sede, una grande, bellissima Sede, di nostra proprietà! Via La Marmora n. 36: dovete venirci tutti a contribuire a farne la casa dell’ANMCO”. “Una nuova Sede per nuovi traguardi” (Notiziario N. 76, marzo 1990, pagina 3).

Notiziario n. 68, pagina 2
Notiziario n. 68, pagina 3
Notiziario n. 76, pagina 3

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