Incontri Regionali di Interventistica Strutturale (IRIS) Puglia: nuovi scenari da condividere

HomeDalle Regioni

Incontri Regionali di Interventistica Strutturale (IRIS) Puglia: nuovi scenari da condividere

Clinici ed Interventisti insieme per rispondere alle nuove sfide della Cardiologia

La nuova iniziativa regionale offre un’occasione di incontro e condivisione per tutti gli iscritti ANMCO interessati ai temi della Cardiologia Interventistica Strutturale

Avviata con successo l’iniziativa ANMCO Puglia degli Incontri Regionali di Interventistica Strutturale (IRIS) che dallo scorso dicembre si propone, attraverso appuntamenti bimestrali, di diffondere e condividere i percorsi diagnostico – terapeutici relativi alle patologie cardiache strutturali suscettibili di correzione percutanea. L’iniziativa, rivolta a tutti gli iscritti ANMCO Puglia interessati (clinici, ecocardiografisti, interventisti, anestesisti, cardiochirurghi) nasce dall’idea della Dott.ssa Katya Lucarelli (componente del Consiglio Direttivo Regionale ANMCO Puglia) di approfondire lo studio dei principali argomenti di Interventistica Cardiologica Strutturale, migliorare ed ampliare lo screening dei pazienti nel territorio, offrire ai clinici e agli operatori interessati all’argomento l’opportunità di confrontarsi e, quando possibile, con riconosciuti esperti delle metodiche diagnostiche e delle procedure di riferimento. Il progetto, approvato dal Consiglio Direttivo Regionale guidato dal Dott. Ennio Pisanò e coordinato dai Consiglieri Ilaria Gioia, Claudio Larosa, Antonio Tondo, Gaetano Citarelli e Katya Lucarelli, raccoglie periodicamente attorno all’ampio tavolo della Biblioteca dell’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti un gruppo nutrito di colleghi, rappresentanti di tutte le province pugliesi e dei principali Ospedali della regione. In un clima cordiale ed informale, gli iscritti al gruppo approfondiscono l’argomento del giorno in maniera interattiva, secondo un format costante che, partendo dall’anatomia funzionale della struttura cardiaca interessata, passa per l’analisi ecocardiografica e per l’imaging di diagnostica integrata (TAC, RMN, imaging intracardiaco), per giungere alle opzioni terapeutiche disponibili (chirurgia “tradizionale” o “innovativa” e procedure interventistiche percutanee). Ampio spazio è dedicato all’appropriatezza della selezione clinica e allo screening strumentale utile a candidare i pazienti a ciascuna procedura interventistica (anche mediante la presentazione di casi clinici), senza trascurare la possibilità eventuale di alternative terapeutiche, degli steps procedurali e dei tempi/ modalità di follow-up.

Primo incontro: focus on insufficienza tricuspidale
Il 4 dicembre scorso si è svolto il primo incontro dal titolo “Focus on l’insufficienza tricuspidale: percorsi clinico-assistenziali per un nuovo paradigma di gestione terapeutica”, che ha posto l’attenzione sul più giovane degli obiettivi dell’Interventistica Strutturale: la patologia tricuspidale e lo scompenso cardiaco destro. È emersa la necessità di risolvere le criticità relative all’individuazione di questi pazienti (a lungo trascurati e non riconosciuti), alla univoca “classificazione” dell’entità della loro patologia (insufficienza tricuspidale) e alle scarse possibilità terapeutiche farmacologiche ad oggi disponibili. Dopo l’attenta descrizione dell’anatomia funzionale dell’apparato valvolare tricuspidale a cura dalla Dott.ssa Ilaria Gioia, l’impegno degli ecocardiografisti coinvolti nel panel di esperti (il Dott. Vincenzo Bellomo e il Dott. Paolo Colonna) è stato quello di indicare gli elementi utili all’inquadramento diagnostico ecocardiografico e di ideare uno schema di osservazione sistematica e refertazione condivisa relativo alle sezioni cardiache destre e alla valvola tricuspide.

Questo in risposta anche alla sollecitazione del cardiochirurgo intervenuto (Prof. Domenico Paparella) che, nel presentare le possibilità di trattamento chirurgico della valvola, ha ricordato lo “storico scarso interesse” dei cardiologi per la tricuspide e lo scarso riferimento di questi pazienti al chirurgo come concausa del limitato trattamento della valvola ad oggi registrato. La recente introduzione delle tecniche di interventistica percutanea nello scenario delle attuali possibilità terapeutiche dell’insufficienza tricuspidale e i risultati incoraggianti relativi al recupero della qualità di vita dei pazienti trattati presentati dalla Dott.ssa Katya Lucarelli, ha acceso l’interesse degli intervenuti. È stato previsto un incontro con il gruppo regionale dei colleghi coinvolti in prima linea negli ambulatori per lo scompenso cardiaco e la possibilità di partecipare a giornate di screening e/o di interventi dei pazienti affetti da insufficienza tricuspidale emodinamicamente significativa. I successivi incontri focalizzeranno l’attenzione sulla valvulopatia aortica e mitralica, sulle problematiche cardioemboliche (con riferimento alle procedure di chiusura di auricola sinistra/PFO) e sul trattamento di difetti interatriali e leak valvolari. L’augurio è di condividere l’esperienza con un numero sempre crescente di colleghi e di diffondere l’iniziativa, garantendo nel tempo opportuni aggiornamenti relativi a queste ed altre condizioni cliniche che rientrano in un nuovo grande capitolo della Cardiologia, quello dell’Interventistica Strutturale, oggetto di grandi novità terapeutiche in questi anni ed ancor più, sicuramente, nel prossimo futuro.

Autore