Area Management e Qualità: Tempo di Bilanci

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Area Management e Qualità: Tempo di Bilanci

Due anni intensi, scanditi da obiettivi sempre più ambiziosi realizzati grazie ad un alacre e continuo lavoro di squadra. Siamo partiti dai modelli organizzativi in cardiologia per poi calarci nell’applicazione dei percorsi gestionali nella pratica clinica dedicandoci all’analisi e al confronto dei dati, al fine di migliorare la comprensione di temi clinici con ampie ricadute gestionali. Come prima cosa ci siamo interrogati sulla crescita esponenziale dell’uso di esami diagnostici e strumentali, invasivi e non invasivi, che spesso sostituiscono una valutazione clinica accurata, minando l’appropriatezza delle cure. È infatti cruciale identificare se un esame o una procedura sia realmente necessario, dato il notevole impatto sulla qualità dell’assistenza sanitaria. In questo senso ANMCO ha aderito alla campagna internazionale “Choose Wisely” identificando cinque pratiche cardiologiche in Italia che presentano un elevato rischio di inappropriato utilizzo. Questo elenco è stato aggiornato da un gruppo di lavoro costituito proprio dall’Area Management&Qualità con la pubblicazione di un Position Paper ANMCO “Choosing Wisely – le proposte dell’ANMCO nel 2023” in cui oltre a individuare le pratiche a maggior rischio di inappropriatezza in cardiologia, abbiamo proposto soluzioni per affrontare questo problema e garantire cure appropriate e di alta qualità (Figura 1A). Altro tema affrontato è stato quello relativo alla morbilità e mortalità cardiovascolare durante la gravidanza e dell’importanza di un approccio multidisciplinare delle malattie cardiovascolari, centrato Aritmie (Figura 1B).

Figure 1A, 1B e 1C

Altro focus è stata la gestione del paziente in terapia con DOAC, affrontato secondo varie sfaccettature. Efficacia, sicurezza e aderenza ai DOAC e la gestione delle criticità, sono stati il topic del paper “Management of Patients Treated with Direct Oral questione della triplice terapia nel paper “A Tailored Antithrombotic Approach for Patients with Atrial Fibrillation Presenting with Acute Coronary Syndrome and/ or Undergoing PCI: A Case Series” pubblicato su JCM (Figura 2C).

Figure 2A, 2B e 2C

Ci siamo poi occupati della realizzato un paper sulla gestione del rischio residuo nelle sindromi coronariche croniche “Management of Residual Risk in Chronic Coronary Syndromes. Clinical Pathways for a Quality-Based Secondary Prevention” pubblicato su JCM (Figura 3B).

Figure 3A e 3B

Grande spazio nell’attività dell’Area ha avuto il tema della radioprotezione negli operatori radioesposti in cardiologia. Negli ultimi decenni l’esposizione dei cardiologi interventisti alle radiazioni è notevolmente aumentata, suscitando preoccupazioni per le malattie associate alle radiazioni ionizzanti, come il cancro e i disturbi neurodegenerativi, ponendo il problema della sicurezza e della scarsa consapevolezza della maggior parte degli operatori dei rischi e aumentare la consapevolezza degli operatori e di individuare nuovi modi per ridurre la dose di radiazioni ionizzanti per gli operatori e minimizzare il rischio. Abbiamo pertanto realizzato il “Position Paper ANMCO: Radioesposizione e radioprotezione nei laboratori di cardiologia interventistica” in collaborazione con la Prof. Maria Grazia Andreassi e con il Prof. Eugenio Picano del CNR di Pisa, finalizzato ad aumentare la consapevolezza degli operatori e fare il punto sulle strategie di riduzione della dose di radiazioni ionizzanti per gli operatori e minimizzare il rischio (Figura 4).

Figura 4

Ci siamo poi occupati degli approcci multidisciplinari nell’ “Anderson – Fabry Disease” (in collaborazione con l’Area Malattie Rare e l’Area Cronicità Cardiologica), nell’ “Heart Failure with Preserved Ejection Fraction” (in collaborazione con l’Area Scompenso Cardiaco e l’Area Cronicità Cardiologica) e della Fibrillazione Atriale (in collaborazione con le Aree Aritmie, Cronicità Cardiologica e Nursing e Professioni Sanitarie) in dei paper in inglese attualmente under review. Altro topic da noi sviluppato sono state inoltre le differenze di genere nei percorsi gestionali e nell’approccio terapeutico in cardiologia, trattati in un position paper in inglese e in italiano in collaborazione con l’Area Cardiologia di Genere. Importante documento in cantiere è inoltre quello sull’E-Health Management in Cardiologia. Sullo stesso tema, è stato proposto e promosso dall’Area Management&Qualità un Forum al Congresso Nazionale Health Care Management: Prospettive Future (Figura 5).

Figura 5

Altra novità è stata la Rubrica “Shed Light On”, letteralmente “accendi la luce su”, con la realizzazione di video interviste a noti personaggi del mondo del panorama cardiologico nazionale e internazionale e del Management Sanitario, come la Prof.ssa Francesca Lecci, Professore Associato presso la Bocconi School of Management, Direttore dell’Executive Master in Management delle Aziende Sanitarie e Socio-Assistenziali (EMMAS) e Program Director del Corso di Perfezionamento in Sanità (MAS); il Prof. Dominique Angiolillo, Chief of the Division of Cardiology and Medical Director of the UF Health Cardiovascular Center – University of Florida College of Medicine- Jacksonville, la Prof.ssa Maria Grazia Andreassi del CNR di Pisa, il Prof. Gianfranco Gensini; il Dott. Aldo Maggioni; la Prof.ssa Maddalena Lettino e la Prof.ssa Alaide Chieffo; la Dott. Daniela Pavan; il Prof. Horen Caspi, Direttore dell’ Heart Failure Unit, fondatore e Direttore del Cardiovascular Research and Innovation presso Rambam Medical Center, e la Prof.ssa Roberta Siliquini primo Presidente donna del Consiglio Superiore di Sanità fino al 2018 (Figura 6).

Figura 6

Gli aspetti organizzativi del Management in Cardiologia sono stati trattati inoltre in un webinar realizzato insieme all’Area Nursing e Professioni Sanitarie (Figura 7). Un’attività intensa insomma, testimoniata anche da una costante presente su “Cardiologia negli Ospedali” con gli articoli dell’Area e da newsletter. Concludiamo pertanto il biennio con tanti progetti realizzati e altri ancora in essere con la consapevolezza di Platone che «L’inizio è la parte più importante del lavoro».

Figura 7

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