Per un’ANMCO di Qualità

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Per un’ANMCO di Qualità

L’assistenza sanitaria moderna dei Paesi del mondo occidentale è un processo ad alta complessità, sottoposto costantemente a pressioni di natura economica, tecnologica e giuridica. Tali pressioni mettono alla prova la capacità stessa dei sistemi sanitari di dare risposte di qualità al bisogno di salute di una popolazione sempre più anziana e complessa secondo principi di efficacia, efficienza, appropriatezza ed equità. Questa è la sfida del nostro tempo, questa la battaglia che ci vede tutti in campo, in uno dei momenti più delicati e complessi di sempre per il nostro Servizio Sanitario Nazionale, di cui la Cardiologia rappresenta il cuore pulsante. Un momento storico di grandi difficoltà ma anche ricco di opportunità epocali (fondi PNRR, rivoluzione digitale, Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0) da saper cogliere, indirizzare e governare. È in un momento come questo che le grandi società scientifiche, come lo è ANMCO, devono fare di tutto per sostenere il lavoro ed il sacrificio di tutti i loro iscritti cercando, dove possibile, di mettere in campo nuove strategie finalizzate, non soltanto a garantire un miglioramento degli standard di cura per i pazienti cardiologici su tutto il territorio nazionale, ma anche un miglioramento della qualità e del benessere lavorativo degli operatori della sanità, medici ed infermieri. Parafrasando una famosa canzone di Battiato: è questo il momento, in cui per quanto difficile, come ci hanno insegnato i nostri maestri, bisogna cercare di “trovare l’alba dentro l’imbrunire”. Con questa consapevolezza e senso di responsabilità prende il via l’attività della nuova Area Management&Qualità dell’ANMCO che per il biennio 2024-2025 sarà composta da: Simona Giubilato (Chairperson), Roberta Rossini (Co Chairperson); Comitato di Coordinamento: Francesco Borrello, Antonio di Monaco, Nicola Gasparetto, Filippo Zilio; Medical Writer: Roberta Della Bona; Consulenti: Laura Gatto, Carlotta Sorini Dini.

Quattro gli obiettivi programmatici che i membri dell’Area hanno identificato come essenziali per il lavoro da svolgere:

1 – FORMAZIONE dei cardiologi ANMCO su tematiche qualificanti l’Area.
2 – CREAZIONE di contenuti di utilità e supporto alla pratica clinica ed al vivere bene oggi la nostra professione di cardiologi ospedalieri.
3 – DAR VOCE al pensiero critico; Medicina Traslazionale tra linee guida e real world.
4 – COLLABORAZIONE con altre Aree ANMCO su tematiche di interesse comune.

Per quanto riguarda il primo obiettivo, è chiaro che non vi può essere alcuna trasformazione senza che prima non si pongano le basi culturali per affrontarla. Eppure, la “classica” formazione sanitaria della Scuola di Medicina e di Specializzazione non prevede di affrontare tematiche oggi di estrema rilevanza, quali quelle inerenti la realizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, i sistemi di valutazione della performance e la loro implementazione, la gestione del rischio clinico, la razionalizzazione delle risorse, la responsabilità sanitaria. Ed è proprio per cercare di iniziare a dare una risposta a questo bisogno di formazione che nasce il Progetto “Quality & Learning”, ovvero una serie di minicorsi online, realizzati con la collaborazione di esperti del settore, per fornire a tutti i soci ANMCO, regolarmente iscritti ed iscritti all’Area Management&Qualità, delle conoscenze di base su governance clinica, management sanitario, diritto sanitario e comunicazione, con un focus particolare su aspetti rilevanti per la Cardiologia. Altra linea d’azione sarà quella volta alla realizzazione di iniziative e documenti scientifici che, secondo uno spirito di servizio e collaborazione, possano essere di utilità per il lavoro dei tanti colleghi in campo nelle corsie degli Ospedali Italiani. In quest’ottica, con la collaborazione delle altre Aree e delle Regioni, si proporrà la creazione sul sito della società di una library “ANMCO con VOI” dove poter raccogliere dei format di modelli organizzativi aziendali per processi e percorsi clinicoassistenziali a disposizione dei soci, da poter riadattare e conformare alle esigenze dei singoli centri. Sempre perseguendo l’obiettivo di supportare la pratica clinica nell’interesse congiunto medico/ paziente si proporrà di affrontare, in un documento dedicato, il tema della consulenza cardiologica ospedaliera tra appropriatezza, gestione del rischio cardiovascolare e razionalizzazione delle risorse. La consulenza cardiologica rappresenta, infatti, una delle principali attività di tutte le Unità Operative Cardiologiche Ospedaliere, di estrema rilevanza per le enormi potenziali ricadute, in termini di salute per i pazienti ospedalizzati negli altri reparti, ma anche ad alto rischio di non corretta gestione delle risorse se non standardizzata secondo precisi principi, evidenze, percorsi condivisi ed opportunità tecnologiche. Altro tema di estrema rilevanza ed attualità che l’Area cercherà di affrontare sarà quello del benessere lavorativo degli operatori sanitari in ambito cardiovascolare strettamente connesso al problema crescente della desertificazione sanitaria. Negli ultimi anni, infatti anche in Italia si è assistito ad un lento e costante abbandono degli ospedali pubblici da parte del personale sanitario, con particolare riferimento ai medici. Tale fenomeno appare complesso e riconducibile a dinamiche multifattoriali, in cui un ruolo innegabile è però riconducibile al basso livello di benessere lavorativo nel settore della sanità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per salute si intende una condizione di benessere psico-fisico, e non solo l’assenza di malattia. Dopo la pandemia, si è assistito ad un interesse crescente per il benessere lavorativo in ambito cardiovascolare, tanto che la Società Americana di Cardiologia (American College of Cardiology, ACC) ha pubblicato nel 2022 un documento di consenso su rispetto e inclusività nell’ambiente di lavoro cardiovascolare. Tale documento evidenzia una serie di iniziative volte a incentivare il rispetto e l’inclusività e, al contempo, ridurre quanto più possibile fenomeni di bullismo, di discriminazione o di iniquità. Tali fenomeni, infatti, possono compromettere la qualità dei servizi di assistenza e di cura rivolti ai pazienti, tradursi in azioni legali, minare la salute stessa dei lavoratori, con ricadute anche economiche. L’ambiente lavorativo cardiovascolare, al giorno d’oggi, è complesso e articolato, caratterizzato da ritmi molto veloci e basato su un lavoro di squadra. É, pertanto, di fondamentale importanza promuovere un movimento culturale, che attraverso formazione e conoscenza, consenta da un lato l’implementazione di modelli organizzativi più rispettosi, dall’altro incentivi la consapevolezza dei singoli sull’importanza di lavorare in un ambiente più sano e meno conflittuale. Purtroppo, è innegabile che un comportamento poco civile è diventato estremamente diffuso nella nostra società, incluso il settore della sanità; i comportamenti poco civili e rispettosi tendono ad autoalimentarsi e a diffondersi, presentandosi in modalità ed intensità estremamente variabili, passando da micro a macroaggressioni, da comportamenti non intenzionali a comportamenti volontari. Al fine di invertire il trend che porta alla diffusione di fenomeni di malessere lavorativo, è necessario costruire e promuovere comportamenti positivi, all’insegna del rispetto e dell’inclusività. Si impone così la necessità di mettere in campo tutte le iniziative possibili per garantire un ambiente di lavoro positivo e facilitare il worklife balance. D’altra parte occorre ripensare e rifondare il rapporto medico-paziente impegnandosi non soltanto nella comunicazione interna (orizzontale), all’interno del mondo sanitario ma anche nella comunicazione esterna (verticale) verso la società civile, promuovendo l’empowerment dei pazienti e delle loro associazioni e favorendo una nuova alleanza verso un bisogno condiviso di qualità. Tali iniziative saranno tanto più efficaci quanto più saranno orientate verso criticità oggettive rilevate. L’Area propone pertanto di realizzare una survey (Dimmi perché sei StANMCO?) condotta su base individuale, all’interno delle singole realtà ospedaliere italiane, come strumento conoscitivo e punto di partenza per oggettivare lo stato di salute dei cardiologi negli ospedali italiani, analizzarne i fattori determinanti e fornire spunti e proposte di svolta e cambiamento. Sul doppio binario della necessità di acquisizione e miglioramento delle tecnical skills da una parte e della tutela della sicurezza del paziente dall’altra, in collaborazione con l’Area Giovani ed in continuità con quanto già iniziato in ANMCO nel corso del precedente biennio, si proporranno delle iniziative e dei lavori scientifici volti a diffondere la cultura e l’importanza della simulazione ad alta fedeltà come metodologia innovativa, a potenziale alto impatto sulla formazione del personale sanitario, sul management del rischio clinico e sul miglioramento della qualità di cura in ambito cardiologico. COGITO ergo SUM, il dubbio come metodo, tra pensiero critico e medicina basata sull’evidenza, sarà invece la proposta di rubrica web in cui di volta in volta i vari membri dell’Area condurranno delle brevi interviste ad importanti opinion leader nazionali ed internazionali per rileggere in maniera critica linee guida e risultati derivanti dai mega trial clinici al fine di poter meglio contestualizzare le nuove acquisizioni in una visione olistica delle conoscenze per area di interesse e cercare di “traslare” le evidenze nella pratica clinica affrontando il problema dei gap conoscitivi e gestionali/organizzativi tra linee guida e mondo reale. Le linee guida ed i risultati dei lavori scientifici, su cui tali linee guida si fondano, rappresentano lo strumento di governance clinica per stabilire gli standard assistenziali e definire gli indicatori di esito e di appropriatezza, al fine di poter erogare “la migliore assistenza basata sulla migliore evidenza”. Tuttavia, l’implementazione delle linee guida nelle nostre realtà ospedaliere può risultare difficile o incompleta. Questo è dovuto a molteplici fattori, tra cui la sostenibilità economica, la disponibilità di strumentazione tecnologica, la differenza nei modelli organizzativi nelle singole realtà ospedaliere. Proprio per questo IDEANMCO (Implementazione Delle linee guida nelle realtà ospedalierE a cura di ANMCO) sarà un’iniziativa volta a favorire/facilitare la diffusione e l’attuazione nelle realtà ospedaliere italiane delle linee guida recentemente pubblicate dalla Società Europea di Cardiologia. Tale iniziativa prevederà la creazione di modelli organizzativi, ispirati alle linee guida, ma declinati alle realtà italiane, all’insegna della sostenibilità. Da quanto brevemente esposto emerge chiaramente tutta l’urgenza di dover fare e cercare di fare bene, ed è evidente che per poter anche solo pensare di diradare un po’ l’oscurità di questo imbrunire non possiamo non chiedere il supporto e la preziosa collaborazione di tutte le Aree in cammino verso obiettivi comuni in questo biennio; così come chiediamo di darci una mano a tutti i Soci che vorranno dare il proprio contributo iscrivendosi e partecipando attivamente al lavoro dell’Area Management&Qualità. Ritroviamo una nuova alba, INSIEME.

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