Modello di Governance in Sanità: Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali – PDTA

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Modello di Governance in Sanità: Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali – PDTA

Sintesi dell’intervento tenuto dal Dott. Oreste Pitocchi durante il Minicorso del 2 Aprile 2025

L’acronimo PDTA – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – da oltre venti anni è entrato nel gergo dei vari portatori di interesse (sanitari, politici, associazioni pazienti, cittadini) quale strumento di governo operativo-decisionale-strategico finalizzato a garantire al paziente la migliore qualità e sicurezza della cura nel rispetto dei requisiti fissati dalle linee guida emanate dalle Società Scientifiche.
Il modello PDTA viene a coniugarsi con quello di RETE per fornire una risposta concreta alla necessità di una presa in carico del paziente in grado di correlare il profilo di complessità con il diritto di prossimità, offrendo un momento di confronto tra professionisti sanitari, direzioni generali, società scientifiche, associazioni pazienti e istituzioni. Sviluppare o aggiornare un PDTA deve partire dalla identificazione delle aree di miglioramento da perseguire senza confondere gli obiettivi con lo strumento. L’analisi del contesto e gli obiettivi di miglioramento che si intendono raggiungere rappresentano quindi la premessa per inquadrare la corretta politica sanitaria, identificando il PDTA come strumento per favorire il loro raggiungimento. È importante promuovere un approccio clinico-assistenziale-organizzativo basato sulla gestione per processi, finalizzato a garantire i migliori outcomes di salute, ottimizzando le risorse umane, tecnologiche e strumentali utilizzate. Il PDTA può essere “Ospedale centrico” oppure “Territorio-Ospedale-Territorio” proiettato al coinvolgimento iniziale del territorio per la diagnosi precoce e la presa in carico del paziente post fase acuta. In entrambi i casi fondamentale è favorire la cultura della multidisciplinarietà nella valutazione e nella gestione del caso clinico. Le Organizzazioni possono volontariamente richiedere la certificazione (es. ISO 9001:2015) dei propri PDTA in merito all’appropriatezza del sistema di regole clinico-organizzative adottate e la loro efficacia con la misurazione di appositi indicatori di processo e di risultato.
La certificazione del PDTA, rilasciata da Enti di terza parte indipendenti e soggetta a verifiche di sorveglianza annuali, diventa così elemento di garanzia riguardo l’innesco di un processo di miglioramento continuo della propria efficienza ed efficacia nel rispondere ai bisogni del paziente e dell’Amministrazione. Il ruolo dell’Ente di Certificazione è quindi importante quale garante del rispetto delle buone prassi e degli standard di qualità che l’organizzazione certificata può garantire al cittadino/paziente. ♥

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