Women of heart and mind

HomeEditoriale

Women of heart and mind

Illustrazione di Marta Monteiro

Un signore si reca, preoccupato, dal medico: “Dottore, mia moglie stanotte è stata molto male con forti brividi di freddo!”. Il dottore: “Aggiungete una coperta”. Il signore segue il consiglio, ma il giorno dopo ritorna. “Dottore, mio moglie sta ancora male e ora ha continue vampate di calore!”. “E togliete la coperta!” risponde un po’ infastidito il dottore. Lui obbedisce. Al terzo giorno, il signore è sempre più preoccupato: “Dottore ho tolto la coperta, ma continua a stare male con brividi e calore”. E il dottore: “Signore caro non posso farci niente… tutto quel poteva fare, la scienza l’ha fatto!”. Non è dato di sapere quale fu il destino della donna, dopo il trasporto al PS in codice rosso! In realtà, non si sa neanche se, e quando, l’episodio sia realmente accaduto. Ma oltre i sottintesi, e senza volerlo, registra un approccio che, specie negli USA viene sempre più, e seriamente, segnalato. Cioè che alcuni pazienti, prevalentemente di sesso femminile, e di colore, hanno maggiori probabilità di essere oggetto di diagnosi errate perché vengono presi meno sul serio quando espongono i propri sintomi al personale sanitario. Tale atteggiamento viene considerato tra i motivi per cui alcune cardiopatie vengono diagnosticate nelle donne con maggior difficoltà e soprattutto ritardo. Secondo una analisi pubblicata su Academic Emergency Medicine, le donne che si sono recate al Pronto Soccorso con dolore toracico hanno dovuto aspettare circa il 33% in più rispetto ai maschi che presentavano gli stessi sintomi. Raramente ad un uomo con dolore toracico veniva chiesto se soffrisse di attacchi di panico rispetto ad una donna. Il fenomeno è definito “Medical gaslighting”, adottandolo dal termine con significato più ampio di abusomanipolazione psicologica, e si verifica quando si sottovaluta o si attribuisce superficialmente o in modo prevenuto a dei sintomi fisici cause psicosomatiche, senza approfondirli, e ancora più prevaricante, inducendo perfino il paziente stesso a dubitare dell’esistenza dei suoi disturbi, in quanto frutto di immaginazione o causati dall’esagerata emotività. In un recente articolo dal titolo “The toxic power dynamics of gaslighting in medicine” si scrive che subire invisibilizzazione medica “può essere simile o perfino peggiore di un abuso fisico”. Il gaslighting è stato identificato vocabolo dell’anno nel 2022 dalla casa editrice americana Merriam-Webster, che ha riscontrato come, sul loro noto dizionario, le ricerche del significato di questo termine siano cresciute del 1740%. È bene conoscerlo perché si tratta di una dinamica pericolosa, sempre più comune anche in medicina, che merita da parte nostra grande consapevolezza e massima attenzione.

Ospedale di Bergamo – Foto di Giovanni Diffidenti

I nostri Ospedali diventano le copertine di “Cardiologia negli Ospedali”
Vi invitiamo a sottomettere le foto dei vostri Ospedali, che potranno essere utilizzate per creare le copertine dei prossimi numeri, inviando una mail a: cardiologiaospedali@anmco.it

L’Ospedale Papa Giovanni XXIII è la più importante struttura ospedaliera di Bergamo e uno dei più moderni Ospedali della Lombardia, riferimento per cure specialistiche e interventi di alta complessità in ambito nazionale e internazionale. Progettato a partire dall’anno 2000 dall’architetto francese, Aymeric Zublena fu inaugurato nel dicembre 2012, sostituendo così di fatto gli Ospedali Riuniti di Bergamo che dagli anni Settanta aveva unificato le diverse strutture sanitarie della città. È un esempio tra i più riusciti di architettura moderna applicata ad un luogo di cura. È costituito da 7 torri di 5 piani ciascuna delle quali è unita a un’unica piastra centrale. Il grande tetto inclinato che ricopre la piastra medico-tecnica inscrive l’ospedale nel paesaggio circostante in modo che i volumi e la luce, insieme alla vista di Città Alta, si inseriscono nell’hospital street, il percorso di collegamento tra reparti e servizi. Il nuovo ospedale ospita 70 aree specialistiche, 36 sale operatorie, 226 ambulatori, 1.200 posti letto (massimi accreditati) e un eliporto. Vi prestano servizio al 2023 4.507 dipendenti. Si eseguono 300 trapianti e 4.000 parti /anno. È sede Universitaria della Facoltà di Medicina di Milano Bicocca.

Autore

Articolo precendente