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Global Congestive Heart Failure (G-CHF)

Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica con notevole incidenza e in aumento in tutto il mondo, soprattutto a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Tuttavia ad oggi non esistono studi che ne descrivano, in una prospettiva globale, le caratteristiche demografiche, gli aspetti socioeconomici, clinici, diagnostici e gestionali, le diverse eziologie, i biomarcatori, le comorbidità, i trattamenti, la qualità della vita, le difficoltà/disuguaglianze di cura e gli outcome, ovvero aspetti essenziali per la prevenzione e il trattamento di questa patologia. In questa ottica si inserisce il G-CHF (Global Congestive Heart Failure) Registry, uno studio osservazionale prospettico con follow-up a lungo termine promosso dalla McMaster University di Hamilton (Canada) e coordinato a livello internazionale da PHRI (Population Health Research Institute), il cui intento era quello di arruolare 20.000-25.000 pazienti con scompenso cardiaco in un periodo di circa 5 anni da quasi 200 Centri dislocati in Nord e Sud America, Europa, Africa, Asia e Medio Oriente. Obiettivo principale di questo registro è quello di stimare l’outcome dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, e valutare i fattori sociali e lo stile di vita (dati demografici, variabili socioeconomiche, fattori di rischio, dieta, terapia farmacologica, qualità della vita), l’eziologia e le differenze nelle modalità di trattamento che potrebbero influenzare morbilità e mortalità. Sono stati pertanto stabiliti come outcome primario la mortalità per ogni causa e come outcome secondari gli eventi cardiovascolari maggiori non fatali, determinanti o meno l’ospedalizzazione del paziente. Il coordinamento degli 8 centri Italiani e di uno Svizzero che partecipano al G-CHF Registry è stato affidato al Centro Studi ANMCO della Fondazione per il Tuo cuore. L’arruolamento è iniziato a Dicembre 2016 in Canada (FPFV 20/12/2016) ed è stato interrotto a fine 2018, avendo raggiunto, in anticipo sui tempi previsti, il target previsto: 273 Centri nel mondo hanno arruolato 23344 pazienti (577 fra Italia e Svizzera). Nel corso del 2018 il protocollo è stato emendato con l’introduzione di un sottostudio che aveva lo scopo di comprendere le modificazioni fisiopatologiche durante lo scompenso, e il loro rapporto con gli outcome. A questo scopo a 4047 pazienti inseriti nel progetto principale, previo consenso, sono state raccolte anche misure di fragilità, di funzione cognitiva e polmonare, di salute mentale, di aderenza ai trattamenti, di valutazione nutrizionale, con prelievo e stoccaggio di campioni di sangue e urine per l’analisi centralizzata. Questi aspetti sono generalmente poco esplorati e descritti dalla letteratura scientifica disponibile sullo scompenso cardiaco, da qui l’importanza di questa iniziativa. L’arruolamento nel sottostudio si è concluso a luglio 2020. Dei 4047 pazienti inseriti 154 sono stati inclusi in Italia e Svizzera. A novembre 2019 lo Steering Committee dello studio ha ritenuto opportuno, visto il grande interesse scientifico per questa popolazione, prolungare il follow-up di circa due anni, con contatti telefonici alternati a visite cliniche ogni 6 mesi per tutti i pazienti arruolati. Il prolungamento del follow-up sino al 2023 consentirà al G-CHF di essere uno dei registri sullo scompenso cardiaco con la maggior durata di osservazione dei pazienti. Nei primi mesi del 2020 è stato aggiunto un ulteriore sottoprogetto, SCAF-HF, focalizzato sulla Fibrillazione Atriale (FA), con l’intento di meglio approfondire la prevalenza della FA subclinica (SCAF) nei pazienti con scompenso e descriverne la correlazione con gli outcome. Per perseguire questo scopo, ai pazienti eleggibili, che hanno dato il consenso, viene applicato un lettore ECG monouso che per 14 giorni consecutivi monitorizza il loro ritmo cardiaco; il riscontro di fibrillazione atriale subclinica (di durata pari o superiore a 1 ora) alla lettura centralizzata dei tracciati permetterà di valutare la prevalenza della malattia nei pazienti con scompenso cardiaco senza anamnesi nota di fibrillazione atriale clinica. In Italia sono coinvolti 5 centri; la fase di arruolamento dei pazienti è ancora in corso. Negli ultimi due anni purtroppo anche il Registro G-CHF ha registrato un rallentamento di tutte le attività a causa della pandemia da COVID-19: molte visite cliniche sono state fatte come contatto telefonico, e molte procedure previste (ad esempio correlate ai sottoprogetti) non sono state condotte, o risultano rallentate, a causa delle misure restrittive previste per il contenimento della pandemia.

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